Addio a Kirstie Alley, era la mamma di "Senti chi parla"

Addio a Kirstie Alley, era la mamma di "Senti chi parla"
di Paolo Travisi
Mercoledì 7 Dicembre 2022, 06:10
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Celebre a cavallo degli Ottanta e Novanta, al fianco di John Travolta, poi l’oblio per entrambi. Ma per Kirstie Alley non ci fu nessun Tarantino a tirarla fuori dal viale del tramonto. Hollywood perdona tutto, ma non le donne che mettono su chili. E dopo aver superato il quintale di peso, per la co-protagonista della trilogia di “Senti chi parla”, nello show business non c’era più spazio. È morta all’età di 71 anni, la due volte vincitrice dell’Emmy, dopo una breve battaglia contro il cancro. Sono stati i suoi figli adottivi ad annunciarne il decesso: «La nostra incredibile madre è morta, era circondata dalla famiglia e ha combattuto con forza», hanno scritto su Instagram.
Alley aveva iniziato la sua carriera nel 1982 nel secondo film dell’iconico “Stark Trek”, poi nel 1991 conquistò il suo primo Emmy per il ruolo in “Cheers” - sitcom statunitense andata in onda dal 30 settembre 1982 al 20 maggio 1993 per un totale di 11 stagioni - e un secondo arrivò nel 1994 con “David’s Mother”. Nel 1997 la scelse anche Woody Allen nel film “Harry a pezzi”. Ma è soprattutto per il personaggio di Mollie, la donna in carriera di “Senti chi parla”, che Alley è rimasta nell’immaginario collettivo. Oltre ai tre film insieme, con Travolta ci fu anche una relazione sentimentale, come lei stesse raccontò durante il Grande Fratello americano, solo quattro anni fa. «L’ho amato, lo amo ancora, lo avrei sposato», disse l’attrice, mentre alla notizia della sua morte, sono tenere le parole del collega-amico.
«Quella con Kirstie è stata una delle storie più belle che abbia mai avuto.

Ti amo e sono sicuro che ci rivedremo presto». Ma il destino di Kirstie Alley fu crudele, il sovrappeso la mise ai margini dell’industria di Hollywood, contro cui fece una battaglia che vinse idealmente nel 2005, con la serie Fat Actress, ispirata alla sua esperienza di attrice over size. «Il vero problema - disse l’attrice - è che Hollywood discrimina i grassi, ma solo se sono donne».

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