Libero De Rienzo, morto a 44 anni l'attore napoletano: fu Siani in «Fortapàsc». Stroncato da un infarto

Libero De Rienzo, morto a 44 anni l'attore napoletano: fu Siani in «Fortapàsc». Stroncato da un infarto
Venerdì 16 Luglio 2021, 10:35 - Ultimo agg. 17 Luglio, 09:28
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È morto a 44 anni l'attore napoletano Libero De Rienzo per un malore improvviso. Classe '77, è stato ritrovato morto in casa a Roma in zona Madonna del Riposo, dopo l'intervento di un amico preoccupato per le mancate risposte al telefono. Inutili i soccorsi dei sanitari, il corpo è stato sottoposto ad autopsia. Sono intervenuti i carabinieri. A stroncarlo sarebbe stato un infarto.

Libero De Rienzo era molto noto per la sua interpretazione di Giancarlo Siani, il giornalista del Mattino ucciso dalla camorra nel 1985 nel film «Fortapasc» di Marco Risi. 

Benché abitasse dall'età di due anni a Roma, Libero De Rienzo era legato alla città di Napoli. Sposato con la costumista Marcella Mosca, lascia due figli di 6 e 2 anni.

Dopo i funerali (la cui data non è stata ancora fissata) la salma sarà inumata in Irpinia, accanto alla mamma.

Di Rienzo era nato nel quartiere popolare di Forcella, figlio di Fiore De Rienzo, inviato speciale della trasmissione «Chi l'ha visto?». Poi ha vissuto l'adolescenza nella zona di Chiaia. Ha iniziato a lavorare nel mondo dello spettacolo nella seconda metà degli anni '90.

Nel 1996 debuttò in teatro con il gruppo catalano «Fura des Baus», poi collaborò con il gruppo romano Area Teatro. Lavorò in alcuni spot pubblicitari e nel 1999 esordì sul grande schermo con «Asini» di Antonello Grimaldi.

Si mise in evidenza con il ruolo di Burt in «Santa Maradona», che gli valse il David di Donatello come miglior attore non protagonista e la candidatura al Nastro d'argento nella stessa categoria, confermando poi le sue doti artistiche con «A/R andata + ritorno» (2003) diretto da Marco Ponti.

Ha poi lavorato per la tv: «Il sequestro Soffantini», «La mia casa in Umbria, Nassiriya»: per non dimenticare - senza mai trascurare il cinema. Recita nei film Mundo civilizado e «Milano Palermo - Il ritorno», mentre nel 2005 fa il suo esordio alla regia con «Sangue - La morte non esiste».

 

Con «Fortapasc» nel 2009 ottenne un'altra nomination per il David di Donatello e per i Nastri d'Argento. Nel suo curriculum anche «Le ultime 56 ore», «Tutti al mare», «La kryptonite nella borsa» e le fiction Aldo Moro - Il presidente e Caccia al Re - La narcotici. Nel 2013 è stato tra i protagonisti dell'opera prima da regista di Valeria Golino, «Miele». Nel 2014 aveva recitato nel film di successo «Smetto quando voglio».

«Esprimo profondo cordoglio per la prematura fine terrena di Libero De Rienzo, attore e artista napoletano di grandissimo valore. Conoscevo bene Libero, del quale sono un grande estimatore non solo per le sue indiscusse qualità professionali ed artistiche, ma per la sua umanità, radicata cultura e forte impegno sociale e civile. Libero viveva a Roma, ma amava Napoli profondamente» afferma il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

«La SSC Napoli partecipa al dolore della famiglia De Rienzo per la scomparsa di Libero». Lo scrive su Twitter il club azzurro partecipando al cordoglio per la scomparsa del giovane attore napoletano.

«La notizia della morte improvvisa di Libero De Rienzo è terribile e ci lascia tutti senza parole. Perdiamo un giovane talento, un protagonista del cinema italiano che già aveva visto riconosciuta la sua arte con la doppia vittoria del David di Donatello nel 2002 e nel 2006. Il mondo della cultura italiana si stringe con affetto e cordoglio alla sua famiglia, ai suoi piccoli figli, alla moglie e a tutte le persone che lo hanno amato, stimato e apprezzato». Lo dichiara il ministro della Cultura, Dario Franceschini

«È una di quelle notizie che lasciano senza parole e con una tristezza profonda e cupa». Con queste parole il sindaco di Procida, Dino Ambrosino, commenta la scomparsa, a 44 anni, dell'attore Libero De Rienzo, particolarmente legato all'isola. «Ho davanti agli occhi - scrive Ambrosino - le mille scene in cui lo ricordo in giro per l'isola con quello stesso atteggiamento spensierato di tutti i concittadini, con la grande confidenza e serenità di chi fa parte della comunità. Memorabili i momenti in cui lui ci aiutò a ridare vita al carcere, contribuendo a riempire di nuovo quel palazzo di umanità». Il riferimento è al festival del cinema «Arthetica», ideato e diretto dallo stesso De Rienzo, che nei mesi scorsi ha sostenuto con convinzione la candidatura di Procida a Capitale della cultura 2022.

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