Sarà Mario Martone con «Nostalgia» il candidato italiano agli Oscar per il miglior film internazionale. Dopo Paolo Sorrentino, arrivato l'anno scorso a un passo dalla statuetta con «È stata la mano di Dio», è un altro grande regista napoletano a correre per il premio di cinema più importante del mondo. E ancora una volta è Napoli, con i suoi chiaroscuri e la potenza della sua identità, al centro del racconto. «Nostalgia», che ha già rappresentato con successo l'Italia all'ultimo Festival di Cannes, è stato scelto dalla commissione riunita nella sede dell'Anica in una rosa di dodici proposte e, tra queste, «Le otto montagne» di Charlotte Vandermeersch e Felix Van Groeningen (il principale competitor), «Dante» di Pupi Avati, «Il buco» di Michelangelo Frammartino, «L'ombra di Caravaggio» di Michele Placido, «L'immensità» di Emanuele Crialese. La decisione della commissione, composta da Nicola Borrelli, Laura Delli Colli, Arianna Finos, Ferzan Ozpetek, Matteo Rovere, Iginio Straffi, Alessandra Querzola, Andrea Romeo e Concetta Gulino è stata presa a larghissima maggioranza. Per il film comincia ora un lungo percorso di avvicinamento alla Notte delle Stelle. Il primo obiettivo è entrare il 21 dicembre nella shortlist dei quindici migliori titoli selezionati dall'Academy. In questa fase «Nostalgia» dovrà vedersela con rivali agguerriti come «Saint Omer» di Alice Diop, «Boy from Heaven» di Tarik Saleh, «Close» di Lukas Dhont, «Corsage» di Marie Kreutzer, «World War III» di Houman Seyedi, apprezzati e premiati nei festival internazionali. Poi, il 24 gennaio è previsto l'annuncio delle nomination per la cinquina finale, mentre la cerimonia di consegna dei premi si terrà, come di consueto, al Dolby Theatre di Los Angeles il 12 marzo 2023.
Impegnato alla Scala nelle prove della «Fedora» di Umberto Giordano che debutterà il 15 ottobre, Martone non nasconde l'emozione. «Sono felice e onorato per me, per noi che l'abbiamo girato e per tutto il piccolo universo così umano in cui è stato realizzato Nostalgia», dice. «A Cannes avevamo capito che dalla Sanità il film sapeva parlare al mondo, ringrazio la commissione che ci dà la chance di continuare questo dialogo». Tratto dal romanzo di Ermanno Rea (Feltrinelli), scritto dallo stesso regista con Ippolita Di Majo, interpretato da Pierfrancesco Favino, Francesco Di Leva, Tommaso Ragno e Aurora Quattrocchi, prodotto con i francesi da Mad Entertainment, Picomedia e Medusa, «Nostalgia» è stato tutto girato alla Sanità, una enclave fortemente identitaria, una città nella città. «È stata una terra di nessuno, un far west della camorra.
In «Nostalgia» non c'è la cartolina di Napoli e le ombre vincono sul sole. «Ed è proprio questo uno dei suoi punti di forza» commenta Luciano Stella, produttore di Mad con Carolina Terzi: «Il film ha una connotazione emotiva e archetipica potente, racconta una storia universale e però profondamente radicata nei luoghi e nel cuore dei personaggi. Mostra una Napoli umanissima di grandi emozioni disperate, trasfigurata dalla visione di un magnifico regista. È un film bellissimo e lo sosterremo come merita. Anche se per me, oggi, abbiamo già vinto».