Oscar 2021, Londra e Parigi per la premiazione oltre a Los Angeles

Viola Davis in "Ma Rainey’s Black Bottom"
Viola Davis in "Ma Rainey’s Black Bottom"
Mercoledì 14 Aprile 2021, 15:43 - Ultimo agg. 17:42
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Vigilare ma non “soffocare” la manifestazione, offrire un senso di allegria per quanto possibile, eleganza, glamour e tappetto rosso vadano di pari passo con distanziamento e uso di mascherine e massima attenzione alle date di partenza e arrivo dei divi secondo procedure attentamente studiate. Questi, in sintesi, i comandamenti dell’edizione 2021 degli Oscar che verranno consegnati la notte del 25 aprile. Quindi niente collegamenti su “Zoom” evitando le tristi finestrelle di attori, registi ecc. che sorridono e piangono di commozione dalle proprie case accomodati su poltrone o divani.

Chloe Zhao regista di  "Nomadland"


L’ultimo “flash” in ordine di tempo arrivato dall’Academy americana riguardo agli Oscar 2021 è datata 12 aprile: il comitato organizzatore ha annunciato infatti un primo pool di presentatori della Notte delle Stelle: 15 divi, quasi tutti vincitori o candidati alle statuette più ambite di Hollywood. I nomi includono Angela Bassett, Halle Berry, il regista di “Parasite” Bong Joon Ho, Don Cheadle, Bryan Cranston, Laura Dern, Harrison Ford, Regina King, Marlee Matlin, Rita Moreno, Joaquin Phoenix, Brad Pitt, Reese Witherspoon e Zendaya. Quest’ultima è l’unica a non aver mai ottenuto una nomination. «È un cast così stellare e con così tanti watt che serviranno gli occhiali da sole», hanno detto Jesse Collins, Stacey Sher e Steven Soderbergh che producono lo show. 
Il comitato organizzatore ha anche ribadito che la premiazione del 25 aprile non si terrà solo a Los Angeles: per venire incontro a attori, registi, produttori e altri artisti del cinema che non si troveranno in California per la notte delle stelle, Londra e Parigi sono state aggiunte come località al centro della cerimonia. Soderbergh ha incoraggiato chi può e se la sente di andare a Los Angeles. Questo comporterà una quarantena che potrà essere abbreviata se si viaggia in business o prima classe, si è ricevuto il vaccino o già si opera all’interno di una “bolla” di produzione. I costi aggiuntivi - ha aggiunto il regista premio Oscar per “Traffic” - saranno coperti da «partner dello show con cui abbiamo relazioni, tra cui compagnie aeree e alberghi».
Inoltre, gli ospiti dovranno arrivare a Los Angeles entro il 17 aprile se giungono da oltreoceano o Paesi ad alto rischio Covid, ed entro il 20 se arrivano dagli USA o Paesi a basso rischio.

Gary Oldman in "Mank"


La serata sarà trasmessa live dal canale statunitense ABC, e in oltre 225 nazioni e paesi in tutto il mondo. Sebbene sia dal vivo, il pubblico non potrà essere presente; la location verrà quindi trattata come un vero e proprio set cinematografico. Ci sarà sicuramente la consueta passerella con lo sfoggio di abiti eleganti, ma con tutte le misure necessarie per garantire lo svolgersi dell’evento in sicurezza. In Italia, si potrà seguire in diretta su Sky, sul canale Sky Cinema Oscar. A partire da sabato 17, inoltre, sul canale 303 saranno trasmessi continuamente oltre 90 film premiati nelle precedenti edizioni, come Parasite di Bong Joon-ho, C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino, Jojo Rabbit di Taika Waititi, La La Land, La Grande Bellezza, Schindler’s List e molti altri. 
Per quanto riguarda le nomination, l’Italia, in quella che è la notte più importante per il cinema internazionale sarà rappresentata da Laura Pausini e Matteo Garrone. Tre in totale le candidature, due per Pinocchio di Garrone (Miglior Trucco e Acconciatura e Migliori Costumi) e una per la cantante romagnola (Miglior Canzone Originale). Escluso, invece, dall’Academy Gianfranco Rosi. Il suo documentario, Notturno, era uno dei possibili candidati per le categorie Miglior documentario e Miglior Film Internazionale.
Ecco di seguito le altre nomination per le categorie maggiori:

Miglior film
The Father
Judas and the Black Messiah
Mank
Minari
Nomadland
Una donna promettente
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7

Miglior regia

Thomas Vinterberg, "Un altro giro"
David Fincher, "Mank"
Lee Isac Chung, "Minari"
Chloe Zhao, "Nomadland"
Emerald Fennel, "Una donna promettente"

Miglior attrice protagonista

Viola Davis, "Ma Rainey’s Black Bottom"
Andra Day, "The United States vs. Billie Holiday"
Vanessa Kirby, "Pieces of a Woman"
Frances McDormand, "Nomadland"
Carey Mulligan, "Una donna promettente"

Miglior attore protagonista

Riz Ahmed, "Sound of Metal"
Chadwick Boseman, "Ma Rainey’s Black Bottom"
Anthony Hopkins, "The Father"

Steven Yeun, "Minari"

Migliore attrice non protagonista

Maria Bakalova, "Borat"
Glenn Close, "Elegia americana"
Olivia Colman, "The Father"
Amanda Seyfried, "Mank"
Yuh-Jung Youn, "Minari"

Miglior attore non protagonista

Sacha Baron Cohen, "Il processo ai Chicago 7"
Daniel Kaluuya, "Judas and the Black Messiah"
Leslie Odom, Jr., "Quella notte a Miami…"
Paul Raci, "Sound of Metal"
Lakeith Stanfield, "Judas and the Black Messiah"

Miglior film in lingua non inglese

Un altro giro, Danimarca
Better Days, Hong Kong
Collective, Romania
The Man Who Sold His Skin, Tunisia
Quo Vadis, Aida?, Bosnia ed Erzegovina

L.Jatt.

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