Oscar, le cinque nomination del "Postino" di Massimo Troisi

Oscar, le cinque nomination del "Postino" di Massimo Troisi
di Diego Del Pozzo
Domenica 2 Marzo 2014, 12:09 - Ultimo agg. 12:10
2 Minuti di Lettura
Otto anni dopo il trionfo de “L’ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci, nel 1996 un altro film italiano fu incluso tra i cinque candidati all’Oscar per la miglior pellicola della stagione. Purtroppo, per, colui che aveva fortemente voluto quel lavoro, lo aveva interpretato e gli aveva dato l’anima non era pi l per godersi l’attenzione dei media e l’ammirazione dei cinefili di tutto il mondo.



Il film in questione è “Il postino” di Michael Radford, che di fatto subentrò al collega e amico Massimo Troisi alla regia, per le difficoltà fisiche dell’attore napoletano, che si limitò – si fa per dire – a riempire di poesia il ruolo del postino procidano Mario Ruoppolo, il quale pian piano stringe amicizia col grande poeta cileno Pablo Neruda (Philippe Noiret) durante il suo esilio italiano per motivi politici negli anni Cinquanta.



Troisi, infatti, morì poche ore dopo la fine delle riprese, che era riuscito a portare a termine stremato, con enorme forza di volontà, nonostante i problemi cardiaci. Il film fu presentato alla Mostra di Venezia del 1994, dove commosse la platea, incassò poi l’equivalente di 22 milioni di dollari in Italia e, dopo la distribuzione negli Stati Uniti nel 1995, un totale di oltre 80 milioni in tutto il mondo, stabilendo il nuovo primato per gli incassi globali di un film italiano.

Sulla scia del notevole successo americano, col “Washington Post” che scrisse “Il Postino rappresenta quel trionfo internazionale che Troisi sperava di avere e che non ha fatto in tempo a godersi” e il “New York Times” “Troisi dà al suo personaggio una verità e una semplicità che significa tutto”, “Il postino” riuscì a ottenere ben cinque candidature per gli Academy Awards 1996, nonostante l’indubbio svantaggio di non potersi giovare della presenza del suo mattatore nelle interminabili tournée promozionali che fanno parte del percorso verso gli Oscar: miglior film, miglior attore per Troisi, miglior regia per Radford, miglior sceneggiatura non originale e miglior colonna sonora. E anche se, durante la cerimonia, soltanto quest’ultima nomination si tradusse in una statuetta, conquistata dal compositore argentino Luis Bacalov, “Il postino” continua a conservare un posto speciale nei cuori degli appassionati e, probabilmente, anche dei giurati dell’Academy.



Tra l’altro, nei mesi scorsi, in seguito a una querelle giudiziaria con gli eredi del cantautore Sergio Endrigo, lo stesso Bacalov ha dovuto riconoscere la paternità della colonna sonora anche a Endrigo, Riccardo Del Turco e Paolo Margheri, dividendo così con loro l’Oscar del 1996.