Paolo Cipolletta scrive “Sulle tue ossa”: diventerà un film, primo ciak nel 2023

Paolo Cipolletta scrive “Sulle tue ossa”: diventerà un film, primo ciak nel 2023
di Enrica Buongiorno
Martedì 12 Luglio 2022, 11:38
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Dal film “Fino ad essere felici” al romanzo “Sulle tue ossa”. Il regista Paolo Cipolletta (nella foto con Di Leva) scrive il libro d’esordio che diverrà la sceneggiatura del suo prossimo lungometraggio con inizio riprese nel 2023. “Sulle tue ossa”, edizioni Mea, verrà presentato alla Libreria Raffaello venerdì 15 luglio alle 18. Dialogheranno con l'autore, Francesco Della Calce e Geltrude Vollaro. Letture di Matteo Pandolfi e Franco Simeri.

“Sulle tue ossa” è un thriller psicologico e racconta la vita serena di Massimo, brillante musicista, e della moglie Paola, cardiologa affermata, viene presto sconvolta da una notizia infausta che stravolgerà in poco tempo la loro quotidianità.

Il ciclo della vita e della morte, della luce e del buio, della speranza e del dolore si intrecciano deformandosi. La felicità dell’attesa di due gemelle si trasforma in sfida, paura, coraggio: un caso raro la gravidanza di Paola, che si prende gioco delle probabilità, delle statistiche e delle conoscenze mediche. Tocca a lui rimettere al giusto posto i pezzi, incastrare i rapporti, ridefinire i confini, modulare le parole. Ma la sua è anche una lotta contro il tempo, contro l’orgoglio ferito di un uomo che cerca di uscire dal labirinto di cui è prigioniero. Massimo, infatti, dopo una clamorosa e terrificante scoperta, non è più capace di distinguere la realtà dall’illusione. Tutto sa di apparenza che nasconde l’inganno primordiale.

«Con la scrittura di Fino ad essere felici, che poi è divenuto mio primo lungometraggio protagonisti Francesco Di Leva, Gianfranco Gallo e Miriam Candurro, mi sono concentrato su storie di vita in cerca della felicità di là da venire. Questa volta con Sulle tue ossa, invece, ho voluto indagare più da vicino il passato ed i luoghi dei ricordi interiori ovvero quella memoria del corpo che mi permettesse di scrivere un racconto somatico. Sono partito da una notizia di cronaca che lessi due anni fa per indagare ogni frammento di memoria corporea capace di travalicare la morte fino a condizionare il futuro dei vivi. Mi sono chiesto dove albergassero i ricordi che non hanno voce, i così detti “traumi muti” inscritti nel corpo che diviene l’unico mezzo attraverso cui narrare il lato oscuro delle relazioni coniugali, filiali e d’amicizia” - spiega Cipolletta che poi aggiunge - Sto terminando la stesura della sceneggiatura che ha già incontrato l’interesse di produzioni nazionali e di una distribuzione americana. Conto di avviare le riprese nel 2023».

Nel frattempo, “Fino ad essere felici” continua a raccogliere riconoscimenti, è stato selezionato tra le migliori dieci Opere Prime Nazionali al Festival delle Opere Prime di Roma e a settembre si potrà vedere sulle piattaforme digitali.

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