Pino Insegno al comizio della Meloni, bufera social: «Giorgia come Scarlett Johansson»

Pino Insegno al comizio della Meloni, bufera social: «Giorgia come Scarlett Johansson. Andrei anche dal Pd»
Pino Insegno al comizio della Meloni, bufera social: «Giorgia come Scarlett Johansson. Andrei anche dal Pd»
Venerdì 23 Settembre 2022, 19:48
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Si sta parlando tanto sui social nelle ultime ore della presenza dell'attore e doppiatore Pino Insegno al comizio elettorale di Giorgia Meloni di ieri a Piazza del Popolo a Roma. Ma lui non si cura degli attacchi, e parlando con l'Adnkronos respinge al mittente la pioggia di critiche (e insulti) ricevute dagli utenti. «Mi criticano perché ho introdotto il comizio della Meloni? Sti ca… lo fanno anche perché sono della Lazio», afferma Insegno.

«Io non sono un influencer sono un attore, doppiatore e formatore molto bravo, che vive nel rispetto degli altri perciò non ho problemi a dichiarare le mie preferenze politiche. Dobbiamo essere tutti uguali?». «Io sono Commendatore della Repubblica per meriti sociali, proposto dal presidente Napolitano e non da Almirante - dice ironico - questo vuol dire che nella mia vita ho fatto, faccio e farò sempre cose per aiutare gli altri. Non è che se io saluto la mia amica Giorgia faccio del male a qualcuno eppure sono stato attaccato dappertutto», aggiunge l'attore prima di sottolineare di aver subito una emarginazione dal mondo televisivo: «Io dalla televisione sono sparito perché? - chiede Insegno - Non sono bravo? Perché Pino Insegno è stato messo in un angolo senza motivo visto che ho fatto più di 1.600 puntate in tv di grande successo?».

«Quello che posso dire è che se è successo qualcosa non è perché io non sia bravo ma per altri motivi - continua - La meritocrazia esiste nel doppiaggio e nel teatro ma non nella televisione».

Infine Insegno parla del probabile arrivo di Giorgia Meloni a palazzo Chigi: «È emozionata tanto quanto basta per una persona che è cresciuta in maniera esponenziale, è una donna perbene e non è un'estremista. Non è una persona che vuole proibire agli omosessuali di vivere e o ai neri di non esistere», conclude l'attore.

«Con Giorgia idea nata per caso, ero caduto dal motorino»

Più tardi Insegno parla anche a Rai Radio1 a Un Giorno da Pecora: «Conosco Giorgia da 20 anni, l'idea di ieri è nata per caso ieri pomeriggio a Roma, figuratevi, dopo che ero caduto col motorino. Lei mi ha detto: 'Mi fai un regalo? Sto andando a Piazza del Popolo, mi fai due secondi di presentazione?'». Una presentazione nata casualmente, dunque. «Si - afferma -, ieri nel tardo pomeriggio ero a Roma, vicino al teatro Brancaccio (nel centro della Capitale, ndr). Devo ancora capire se sono stato 'toccato' da un'altra macchina al semaforo o se sono caduto da solo, per cui non me la sono presa con nessuno, mi sono solo fatto male al braccio destro».

Con Meloni «ci siamo visti mentre tornavo indietro a parcheggiare il motorino». Com'è nata l'idea di quella frase sul Signore degli Anelli, con cui l'ha presentata? «Sono entrato e non sapevo come farlo, quindi sul momento mi è venuta quella frase». A chi gli chiede cosa ribatte a chi, sui social, lo accusa di essere un fascista: «Non rispondo in nessun modo, è una cosa che non c'entra niente. La gente sa quello che faccio e per me basta quello, la mia risposta è come vivo». Alla domanda se presenterebbe anche l'evento del Pd stasera, risponde: «Certo che andrei, è uguale, cambierei solo il monologo». Un parallelo tra Meloni e un personaggio del cinema? «Scarlett Johansson, che è alta come lei, è bionda e ha gli occhi azzurri».

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