«Qui rido io», Martone e la Campania motore del cinema italiano

«Qui rido io», Martone e la Campania motore del cinema italiano
di Maria Pirro
Lunedì 6 Settembre 2021, 18:13 - Ultimo agg. 24 Marzo, 21:10
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È uno dei film della Mostra più attesi. In corcorso a Venezia, in anteprima a Napoli. Con il regista Mario Martone, il protagonista Toni Servillo, che il New York Times ha messo tra i 25 attori più importanti del secolo, e l'intero cast presenti alla proiezione al Modernissimo programmata mercoledì 8 settembre alle 21. E i biglietti sono (quasi) esauriti.

"Qui rido io" è romanzo immaginario sulla vita di Eduardo Scarpetta ambientato agli inizi del Novecento, nella città partenopea. Dove il grande attore è re del botteghino e, per questo, ricchissimo grazie alle sue commedie e alla maschera di Felice Sciosciammocca. Attorno al teatro ruota anche tutto il suo complesso nucleo familiare composto da mogli, compagne, amanti, figli legittimi e illegittimi tra cui Titina, Eduardo e Peppino De Filippo.

Al culmine del successo Scarpetta si concede un azzardo: decide di realizzare la parodia de "La figlia di Iorio" di Gabriele D’Annunzio e, la sera del debutto, suo malgrado, scatena un putiferio. Spettacolo interrotto tra urla, fischi e improperi da parte di poeti e drammaturghi della nuova generazione che gridano allo scandalo, lui viene pure denunciato per plagio dallo stesso D'Annunzio e finisce al centro della prima storica causa sul diritto d'autore in Italia. Un logorante processo, ma non tutto è perduto.

Nel cast del film, prodotto da Indigo Film con Rai Cinema in coproduzione con Tornasol, ci sono Maria Nazionale, Cristiana Dell'Anna, Antonia Truppo, Eduardo Scarpetta, Roberto De Francesco, Lino Musella, Paolo Pierobon, Gianfelice Imparato e Iaia Forte. Ma anche la città ha un ruolo di primo piano. Oggi come nella belle époque. «La Campania e Napoli sono il motore della nuova vitalità del cinema italiano», sottolinea Martone in occasione della presentazione di Film Commission Regione Campania (Fcrc) all’Italian Pavilion della Mostra del cinema. «C’è un’attenzione forte perché si è strutturato un insieme importante, la parte istituzionale unita alla creatività artistica», aggiunge il regista che il 13 settembre inizierà, sempre in città, le riprese del suo nuovo film “Nostalgia”.

Otto film alla Mostra segnano «il ritorno di grandi maestri come Mario Martone e Paolo Sorrentino in concorso, e nelle altre sezioni Roberto Andò e Alessandro Gassmann con opere girate in Campania, tanti importanti attori, ma anche una giovane generazione di cineasti attenti ai linguaggi della sperimentazione e della ricerca di nuove narrazioni dal nostro territorio», dice Titta Fiore, presidente di Fcrc. Oltre al film di Martone, si parla di “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino, “Il bambino nascosto” di Roberto Andò, “Il silenzio grande” di Alessandro Gassmann.

Senza trascurare il documentario “Californie” di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, i cortometraggi “Coriandoli” di Maddalena Stornaiuolo e “Il turno” di Chiara Marotta e Loris Giuseppe Nese, e ancora “La Santa Piccola”, opera prima della regista Silvia Brunelli. 

«In sedici anni di Film Commission siamo passati da 15 progetti sostenuti ai 150 di quest’anno», certifica Fiore, sottolineando che «non ci sono solo delle punte di eccellenza, ma un fermento che si è consolidato nel tempo. Cinema d'autore, commedie, crime, lunga serialità, documentari, cortometraggi, spot pubblicitari e videoclip».

«Questi numeri – rimarca Maurizio Gemma, direttore della fondazione - ci confermano la capacità generatrice e ispiratrice della nostra regione, ma è anche il buon funzionamento del nostro sistema audiovisivo regionale. Nonostante le difficoltà dell’ultimo periodo, abbiamo garantito una ripartenza incoraggiante per le attività di produzione, anche grazie a interventi speciali della Regione come i 16mila tamponi gratuiti per troupe e cast. Soltanto negli ultimi mesi abbiamo lavorato a 8 serie televisive contemporaneamente, grandi titoli come “L’amica geniale”, “Il commissario Ricciardi” e “Vincenzo Malinconico, Avvocato”, “Gomorra”, e altrettanto numerose sono le nuove serie che si in preparazione, tra gli altri, “La vita bugiarda degli adulti” prodotta da Fandango per Netflix e diretta da Edoardo De Angelis».

Laura Delli Colli, presidente del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani, spiega la scelta di realizzare a Napoli il nuovo evento dei Nastri d’Argento, “I Nastri per la grande serialità”, dedicati alle serie tv che hanno visto proprio la Campania protagonista degli ultimi successi televisivi, e che si svolgerà il 18 settembre in collaborazione con la Film commission. Chiudono l’incontro Francesca Conti, fondatore dell’Associazione Cultura Turismo Ambiente, e Andrea Occhipinti (Lucky Red), impegnati nel lavoro di studio e ricerca di modelli e progetti formativi nazionali e internazionali per la creazione della “Scuola pubblica delle arti e dei mestieri del cinema”. E questo non è nemmeno l'ultimo intervento che proietta la regione nel futuro. Un altro progetto in cantiere è il Distretto campano dell’audiovisivo previsto in un edificio dell’Ex base Nato di Bagnoli.

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