Robert De Niro, protagonista a Cannes per il film Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese e per una serie di dichiarazioni contro Donald Trump cui rimprovera anche una certa deriva razzista negli Stati Uniti. L'attore, neo papà a 79 anni, non è certo nuovo nelle critiche all'ex presidente degli Stati Uniti: «Ci sono persone che pensano che potrebbe fare un buon lavoro. Immagina quanto siano folli».
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KILLERS OF THE FLOWER MOON de MARTIN SCORSESE #Cannes2023 #HorsCompétition #OutOfCompetition #SelectionOfficielle pic.twitter.com/3orJC3Nute— Festival de Cannes (@Festival_Cannes) May 21, 2023
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Robert De Niro, l'attacco a Trump
«Un uomo stupido» così ha definito oggi Robert De Niro l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante la conferenza stampa al Festival di Cannes per Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, quasi un'ispirazione per il personaggio di potere che interpreta nell'epopea poliziesca sui crimini commessi dai bianchi nel tentativo di eliminare i nativi americani per prendersi le Grandi Pianure dell'Oklahoma degli anni '20 sotto le quali era appena stato scoperto il petrolio. Nel film, tratto dall'omonimo romanzo di David Grann, sulla nazione degli Osage, De Niro è William Hale, un potente sceriffo locale, amato dagli indigeni ignari di quello che sta commettendo contro di loro. De Niro ha ammesso di aver faticato a entrare in sintonia con il boss Hale: «Non capisco molto del mio personaggio.
Robert De Niro e il film di Scorsese
Applaudito alla premiere di ieri sera - 9 lunghissimi minuti di applausi al termine e tutto il cast emozionato con alcuni nativi americani con gli urli di rito per la felicità - De Niro ha parlato del film come qualcosa che affronta «la banalità del male, la cosa a cui dobbiamo stare attenti più di tutte le altre. Non dirò di chi sto parlando», ha inizialmente detto non riuscendosi poi successivamente a trattenere: «è come con Trump, ecco l'ho detto». Con lui all'incontro Scorsese, i protagonisti Leonardo DiCaprio e Lily Gladstone, attrice della tribù indigenza dei Piedi Neri e dei Nasi Forati, bellissima nei suoi abiti tradizionali e grata a Scorsese «per aver raccontato il dramma del suo popolo».
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