Sabrina Ferilli: «La vera bellezza è fuori dal coro»

Sabrina Ferilli
Sabrina Ferilli
di Gloria Satta
Domenica 7 Luglio 2013, 12:49 - Ultimo agg. 9 Luglio, 20:04
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TAORMINA - Il film dell’anno Io e te di Bertolucci mentre Tornatore sbanca, dopo i David, anche i Nastri d’argento: La migliore offerta ne ha vinti sei. Ma la sorpresa di questa edizione del premio, assegnato dal Sindacato Giornalisti cinematografici, sono i due interpreti di La grande bellezza, incoronati come migliori attori non protagonisti: Sabrina Ferilli e Carlo Verdone.



Sabrina, che ha ritirato il Nastro fasciata in un abito sexy color pesca firmato Versace, ci ha raccontato la stagione felice che sta attraversando.



A chi dedica il premio?

«Ai Paoli della mia vita: Sorrentino, ovviamente, e Virzì che mi ha fatto vincere altri due Nastri con i suoi film La bella vita e Tutta la vita davanti».



Ha un significato particolare, questo riconoscimento?

«Mi dà la soddisfazione di sapermi apprezzata dagli addetti ai lavori. E conferma la certezza che la qualità paga sempre. Quando t’imbarchi in un progetto importante, gli altri non possono rimanere indifferenti».



E’ rimasta affezionata alla spogliarellista malinconica che ha interpretato nella Grande bellezza?

«Sì, nella mia carriera Ramona conserva un posto speciale: è un personaggio caldo, estremamente passionale, ma Sorrentino ha saputo esaltare anche la mia anima d’altri tempi, tendente alla malinconia».



Cos’è per lei la grande bellezza?

«L’anima antica delle persone che riscoprono i sentimenti, il senso delle cose, l’umanità».



E la grande bruttezza?

«La superficialità, la volgarità diffusa».



Oggi è un momento di grande bellezza o bruttezza?

«Il peggio è passato. Vedo un ritorno dei valori. Anche in politica...».



Interpreterà il cinepanettone di Brizzi?

«No, anche se stimo Fausto, non ci siamo trovati d’accordo sulla sceneggiatura. Farò invece teatro».



Cosa?

«Ho comprato i diritti di Le prénom, un film francese uscito in Italia come Cena tra amici. E’ una commedia intelligente, attualissima e irresistibile. Carlo Buccirosso curerà la regia, in scena con me saranno Maurizio Micheli e Pino Quartullo. Debutteremo a gennaio e saremo a Roma a marzo 2014».



Il film è una satira feroce del conformismo di sinistra...

«E’ per questo che me ne sono innamorata. Mette alla berlina la chiusura mentale, i luoghi comuni, l’ottusa correttezza politica di un certo tipo di intellettuali».



I radical chic: ne conosce molti?

«Mi capita d’incontrarli, ma pur essendo una donna di sinistra non ho niente in comune con loro. Sono sempre andata controcorrente, io. La mia vita, sia professionale sia privata, continua a essere libera, senza condizionamenti».



Costa molto non seguire la corrente?

«Se sei convinto delle tue scelte, rimanere fuori dai giri che contano non ti costa niente».



Con che stato d’animo affronta il tempo che passa?

«Per ora non lo sento... credo che la bellezza venga soprattutto dalla forza morale che hai dentro».



Come si vede tra vent’anni?

«Spero di avere ancora lucidità e serenità, le mie doti migliori. E di interpretare grandi ruoli di vecchia. Un’attrice over 60, se non è più tanto bella, può essere straordinaria».
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