«Selfie», al cinema il film di Ferrente sui ragazzi Rione Traiano

«Selfie», al cinema il film di Ferrente sui ragazzi Rione Traiano
Lunedì 27 Maggio 2019, 13:34
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Arriva nelle sale italiane dal 30 maggio 'Selfie' film scritto e diretto da Agostino Ferrente 'interpretato e filmatò da Alessandro Antonelli e Pietro Orlando, due ragazzi del Rione Traiano di Napoli, dopo il successo all'ultimo festival di Berlino dove è stato presentato nella sezione 'Panorama'. «Penetrante e commovente» lo definì The Hollywood Reporter, con «due fantastici protagonisti» per Variety, 'Selfie' è stato girato con i telefoni cellulari dagli stessi Ale e Pietro. Il film sarà presentato in anteprima a Napoli domani alla presenza dei protagonisti (ore 20,30 , multicinema Modernissino) ed è prodotto da Arte France e Magneto con Casa delle Visioni e Rai Cinema distribuito da Istituto Luce Cinecittà con il patrocinio di Amnesty international.

«Dopo L'Orchestra di Piazza Vittorio e Le cose belle, avevo giurato di non realizzare più documentari - scrive Ferrente nelle sue note di regia - Avevo sofferto troppo entrando nelle vite delle persone coinvolte: non so fare documentari diversamente, ho bisogno di immergermi a fondo nella realtà che voglio raccontare, fino a diventarne parte. Ma poi venni a conoscenza della storia di Davide».

Nell'estate del 2014 un ragazzo di sedici anni, Davide, muore, colpito durante un inseguimento dal carabiniere che lo ha scambiato per un latitante.
Anche gli amici fraterni Alessandro e Pietro, i due protagonisti diversissimi ma complementari, hanno 16 anni e vivono nel Rione Traiano. Aiutati dalla guida costante del regista e del resto della troupe, oltre che fare da cameraman, nel film i due interpretano se stessi, guardandosi nel display del cellulare, come in uno specchio. Il racconto in 'video-selfiè viene alternato con le immagini gelide delle telecamere di sicurezza del quartiere dove ragazzi in motorino ci appaiono quasi potenziali bersagli in un mondo dove la criminalità non sembra una scelta ma un tremendo destino. «I quartieri popolari di Napoli sono stati raccontati in lungo e in largo - nota Ferrente, regista e produttore pugliese - Anch'io nel mio piccolo l'ho fatto, cercando le cose belle nascoste tra le rovine, i fiori che resistono, nonostante tutto». 
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