Bertolucci, da Sharon Stone a Ennio Morricone: omaggio kolossal al regista

EMBED
di Gloria Satta

Le star sono tante e arrivano alla spicciolata. Niente red carpet, ma grande commozione, abbracci, sorrisi. Più che un funerale laico o una commemorazione nostalgica, è stata una riunione tra amici all'insegna dell'emozione, della sincerità, della leggerezza. Bernardo Bertolucci, scomparso il 26 novembre scorso a 77 anni, avrebbe apprezzato l'evento organizzato ieri sera al Teatro Argentina dalla vedova Clare Peploe con Francesco Siciliano, Jacopo Quadri, Giovanni Mastrangelo in collaborazione con il Teatro. Ha restituito in pieno il suo cinema, la sua gioia di vivere, la sua ironia, il suo essere internazionale. Au revoir bb, questo il titolo della serata che ha alternato interventi dal vivo a testimonianze video, scene di film, interviste.

LA PLATEA
Serata kolossal senza volerlo essere. Sharon Stone ha dato i brividi alla platea: «L'ultimo imperatore è il film che ha scandito la mia convalescenza dopo l'ictus», ha rivelato, «e ha poi accompagnato la riconciliazione con mio figlio Roan, tornato a vivere con me dopo che il mio ex marito me lo aveva tolto. Grazie Bernardo». Richard Gere, chioma candida e rosari tibetani ai polsi, ha chiuso l'evento rievocando la sua amicizia con il regista: «Con lui parlavamo di buddismo, era un uomo profondo e al tempo stesso di grande intrattenimento». Roberto Benigni appare in video: «Se n'è andato il Principe di Parma, il cielo aveva gettato su di lui una cornucopia di bellezze e lui le ha restituite a noi». L'attore dedica poi all'amico una poesia di Cristina Rossetti «sulla morte allegra», quella che non produce disperazione.
Si avvicendano sul palco Wim Wenders, Volker Schlöndorff, Valeria Bruni Tedeschi, Liliana Cavani, Amos Gitai, Walter Veltroni, gli scrittori Niccolò Ammaniti ed Edoardo Albinati, la poetessa Patrizia Cavalli, il musicista Ennio Morricone molto commosso. Ecco Stefania Sandrelli, quattro film con il maestro: rimane senza parole dall'emozione. È scosso il produttore inglese Jeremy Thomas, da trent'anni compagno di avventure dell'amico Bernardo: avrebbe prodotto anche The Echo Chamber, il nuovo film «tutto ambientato in una stanza» che poco prima di morire il regista aveva finito di scrivere con le sceneggiatrici Ludovica Rampoldi e Ilaria Bernardini. Emozionatissime, raccontano i loro incontri con il regista che le chiamava affettuosamente «le Girls».

L'ARCHIVIO
Ci sono Tea Falco, l'interprete di Io e te, e Jacopo Olmo Antinori, il protagonista maschile. La platea applaude gli interventi filmati di Martin Scorsese («Fui sopraffatto dall'emozione vedendo Prima della rivoluzione»), Steven Spielberg («Bernardo ha cambiato il mio modo di vedere il cinema»), Liv Tyler, Debra Winger, John Malkovich, Pedro Almodovar, Francis Ford Coppola. Paolo Sorrentino parla davanti a una finestra che non si apre: «Solo Bernardo, che nell'arte ha aperto tante porte, riuscirebbe a ripararla». Appaiono Caetano Veloso, Marco Bellocchio, Eva Green, Stephen Frears. «Abbiamo ricevuto così tanti contributi video che li metteremo su una piattaforma, l'archivio di Bernardo», rivela Siciliano. «Viveva per filmare e filmava per vivere». Au revoir, bb. Con emozione, rimpianto, leggerezza.