Silvio Orlando alla Fondazione Premio Napoli: «Così ho esplorato il drammatico mondo delle carceri»

Silvio Orlando alla Fondazione Premio Napoli: «Così ho esplorato il drammatico mondo delle carceri»
di Andrea Aversa
Domenica 7 Novembre 2021, 20:00 - Ultimo agg. 22:27
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È uno degli attori più brillanti d'Italia, capace con grande faciltà, di salire sopra al palco di un teatro e di essere allo stesso tempo protagonista nel grande schermo. Ciò che più lo caratterizza, è la versabilità del suo stile di recitazione: Silvio Orlando è in grado di farti ridere e piangere, con quel suo volto dalle mille maschere e le sue indimenticabili interpretazioni.

Questa mattina l'attore napoletano è stato ospite dell'avvocato Domenico Ciruzzi presso la Fondazione Premio Napoli al Palazzo Reale di Napoli. Un evento durante il quale si è discusso dell'ultimo film con Silvio Orlando appena uscito nelle sale cinematografiche: “Il bambino nascosto”. Presente il regista Roberto Andò, autore anche del romanzo omonimo che ha ispirato la pellicola.

«Questo film è un breve apprendistato sentimentale - ha spiegato Silvio Orlando - è l'incontro di un bambino in fuga dalla violenza con un maestro che conosce solo l'arte della musica.

Insieme riscopriranno l'amore per la vita e la speranza per un futuro migliore». 

L'attore è stato impegnato in un altro film molto bello, uscito lo scorso mese di ottobre. Un lungometraggio che lo ha visto condividere il set con un altro gigante del cinema, Toni Servillo. Stiamo parlando di “Ariaferma”, girato da Leonardo Di Costanzo.

«All'inizio ho avuto delle difficoltà ad entrare dentro questo film - ha dichiarato l'attore -. Il mondo delle carceri per quanto tu possa riuscire a raccontarlo, resta sempre difficile da descrivere: il senso di angoscia, lo spreco del tempo, l'utilità della vita, sia per i detenuti che per gli agenti penitenziari. È stato un esperimento avvenuto in un ambiente nel quale c'è una sorta di amnesia collettiva. Il carcere è vissuto da una parte come vendetta nei confronti di persone che hanno sbagliato, dall'altra come un universo di sola violenza». 

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Silvio Orlando vive a Roma ma spesso e volentieri torna a Napoli, una città, «diventata un centro mondiale del turismo. Mi auguro che questo resti un fenomeno positivo e che non sottragga a Napoli la sua identità, la sua anima. Sarei una grande scrittore se risucissi a sintetizzare tutte le emozioni che provo ogni volta che torno». 

Infine, il futuro. In merito ai prossimi progetti cinematografici Silvio Orlando non ha voluto svelare nulla («meglio parlare di un film una volta che lo si è già fatto»), l'attore ha invece parlato di una rappresentazione teatrale della quale è protagonista: «Sarò anche a Napoli, la terza settimana di dicembre al Mercadante con “La vita davanti a sé” di Romain Gary».

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