Spike Lee vince Cannes, sarà il primo presidente afroamericano della giuria

Spike Lee vince Cannes, sarà il primo presidente afroamericano della giuria
Spike Lee vince Cannes, sarà il primo presidente afroamericano della giuria
di ​Michela Greco
Mercoledì 15 Gennaio 2020, 08:20
2 Minuti di Lettura
«Per tutta la vita, le cose belle mi sono successe in modo improvviso, senza che me lo aspettassi. Quando sono stato chiamato e mi è stato proposto di diventare Presidente della Giuria del Festival di Cannes 2020 non ci credevo, ero felice, sorpreso e orgoglioso allo stesso tempo». Parola di Spike Lee, regista americano classe 1957, primo nero nella storia del festival francese a guidare la sua prestigiosa giuria. 

«Sono onorato – ha aggiunto Lee nell’accettare l’incarico – di essere la prima persona della diaspora africana negli Stati Uniti ad assumere questa funzione». La prima in 73 edizioni di uno dei festival di cinema più importanti del mondo. Il lungo percorso del regista sulla Croisette iniziò nel lontano 1986, quando la sua opera prima Lola Darling fu presentato nella sezione collaterale e militante Quinzaine des Réalisateurs. Solo tre anni dopo, nel 1989, Fa’ la cosa giusta entrava invece dalla porta principale nel Concorso ufficiale di Cannes e in seguito conquistava due nomination agli Oscar. Fino a oggi sono in tutto sette gli “Spike Joints”, come li chiama lui, mostrati sulla Croisette.

L’ultimo, nel 2018, è stato Blackkklansman, pazzesca storia vera di Ron Stallworth, poliziotto afroamericano che si infiltrò nel Ku Klux Klan alla fine degli anni ‘70, trasformata sullo schermo da Spike Lee in una esilarante bomba narrativa che intreccia politica, commedia e satira sul razzismo. Il festival francese, che si svolgerà dal 12 al 23 maggio, dice “lo sguardo di Spike Lee è più che mai prezioso. Cannes è un approdo naturale e una cassa di risonanza mondiale per coloro che (ri)svegliano le coscienze e mettono in discussione le convinzioni delle persone”.

Lee, dal canto suo, omaggia Cannes: «Ha avuto un impatto enorme sulla mia carriera di cineasta e ha dato forma al mio percorso nel cinema mondiale». Intanto, la presenza sulla Croisette come presidente di giuria di “colui che alza il pugno” segna un traguardo decisamente importante.
© RIPRODUZIONE RISERVATA