In Russia stanno studiando modi per aggirare le sanzioni occidentali. In particolare, nel settore dell'intrattenimento, i cinema hanno escogitato un'alternativa particolare per continuare a trasmettere i film che sono stati vietati sul suolo russo. Il Russian Esquire ha fatto sapere che alcuni gestori, agendo a proprio rischio e pericolo, hanno deciso di trasmettere le ultime uscite, quali "The Batman" e "Don't Look Up", scaricate illegalmente da Torrent.
La crisi del settore, dovuta alla rivolta contro la Russia delle più importanti case di produzione di Hollywood, ha spinto i proprietari dei cinema a trovare una soluzione estrema.
La crisi del settore cinematografico
«Non è un segreto che le sanzioni occidentali abbiano avuto un effetto dannoso sull'industria dell'intrattenimento russa, e in particolare sull'industria cinematografica. Tuttavia, le autorità hanno escogitato un modo per restituire le persone, i film e la musica dai paesi occidentali», si legge. La Russia sta infatti pensando di legalizzare la pirateria, per aiutare il settore. «Si sta valutando la possibilità di revocare le restrizioni all’uso della proprietà intellettuale contenuta in determinati beni, la cui fornitura alla Russia è limitata. Ciò attenuerà l’impatto sul mercato delle interruzioni nelle catene di approvvigionamento, nonché la carenza di beni e servizi dovuta alle nuove sanzioni dei paesi occidentali», aveva comunicato il Cremlino.
La decisione però, non è ancora effettiva. Ma i cinema si sono già portati avanti. Alcuni esperti hanno spiegato che «le autorità devono legalizzare la pirateria il prima possibile e smettere di pensare che presto tutto sarà come prima, dobbiamo iniziare una nuova vita».
Il blocco dei cinema
L'1 marzo la Sony aveva annunciato lo stop alla distribuzione dei film in Russia: «Data l’azione militare in corso in Ucraina e la conseguente incertezza e la crisi umanitaria che si sta verificando in quella regione, sospenderemo le nostre uscite previste nelle sale in Russia, inclusa l’imminente uscita di Morbius. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con tutti coloro che sono stati colpiti e speriamo che questa crisi si risolva rapidamente». Come loro anche la Paramount, Disney, Warner Bros. e altre case. Hanno chiuso anche i servizi streaming Amazon e Netflix.
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