«The Irishman», niente mostra di Venezia: la prima al New York Film Festival

Il regista di "The Irishman", Martin Scorsese
Il regista di "The Irishman", Martin Scorsese
Lunedì 29 Luglio 2019, 21:00 - Ultimo agg. 21:39
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Non è pronto per la Mostra del cinema di Venezia, ma per il New York Film Festival uno dei film più attesi: The Irishman di Martin Scorsese che per la nuova saga criminale ha riunito tutti i suoi attori Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci. La premiere è per il 27 settembre a New York, in autunno si vedrà su Netflix.

Il film racconta, nel corso dei decenni, uno dei più grandi misteri irrisolti della storia americana, la scomparsa del leggendario sindacalista Jimmy Hoffa. Ci aveva sperato Cannes, poi Venezia, poi Toronto alla fine è il New York Film Festival ad aggiudicarsi la premiere di uno dei film più costosi mai realizzati (125 milioni di dollari). E la Festa del cinema di Roma ad ottobre coltiva la speranza di avere l’anteprima europea. Il film si vedrà sulla piattaforma di streaming, ma uscirà - non c’è ancora la data - anche in qualche selezionata sala sia per essere incluso nella selezione Oscar e sia per accordi con Scorsese dopo un braccio di ferro su cui molto si è scritto. Alberto Barbera, direttore della Mostra di Venezia, aveva la settimana scorsa ammesso di averci sperato ma invano, considerando che per motivi di effetti speciali (l’invecchiamento di De Niro) l’uscita era slittata e così la produzione non aveva considerata strategica la premiere veneziana (invece il 27 settembre a Ny sì). Scritto dal premio Oscar Steven Zaillian, The Irishman è un’epica saga sulla criminalità organizzata nell’America del dopoguerra, raccontata attraverso gli occhi del veterano della Seconda Guerra Mondiale, Frank Sheeran - imbroglione e sicario - che ha lavorato al fianco di alcune delle figure più importanti del XX secolo. Il film racconta, nel corso dei decenni, la scomparsa del leggendario Hoffa. È un viaggio attraverso i segreti del crimine organizzato: i suoi meccanismi interni, le rivalità e le connessioni con la politica tradizionale. 
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