Il ritorno di Thor tra heavy metal e le orge di Zeus

Il ritorno di Thor tra heavy metal e le orge di Zeus
di Titta Fiore
Giovedì 30 Giugno 2022, 07:46 - Ultimo agg. 1 Luglio, 11:15
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Dopo aver salvato cinquecento volte il pianeta Terra, Thor, il dio del Tuono dell'Universo Marvel, si rifà un fisico da culturista e, stanco di tante battaglie, rinuncia al trono di New Asgard per partire alla ricerca di se stesso e della pace interiore. Finirà con qualche imbarazzo nudo come mamma l'ha fatto davanti a Zeus e a tutto il consesso delle divinità divertite dalla visione del suo lato B. Ma la ricreazione durerà poco. Quando un nuovo nemico che si fa chiamare Gorr, il Macellatore, minaccerà di sterminare tutti gli dei, il figlio di Odino dovrà scoprire il segreto nascosto dietro quella vendetta e fermarla ad ogni costo.

Arriva nelle sale dal 6 luglio, distribuito da Disney, il nuovo, attesissimo cinecomic Marvel «Thor Love and Thunder» e nei panni del supereroe che deve reinventarsi torna per la quarta volta Chris Hemsworth. «Thor è l'unico personaggio del MCU ad avere finora questo privilegio» dice l'attore australiano nella global conference via streaming, «è un giovanotto sicuro di sé e un po' viziato che deve fare i conti con una caduta morale e con il tentativo di rialzarsi.

Negli anni ha accumulato tante esperienze, proprio come me, bisognava creare qualcosa di diverso per renderlo fresco e divertente». Una delle novità, la più accattivante, è il ritorno della sua ex fidanzata, la dottoressa Jane Foster (la interpreta Natalie Portman), un'astrofisica di fama mondiale degna di brandire il martello magico del dio vichingo, il Mjolnir, come Mighty Thor: una trasformazione in supereroina che nasconde un doloroso travaglio personale.

Racconta l'attrice: «È stato pazzesco indossare un costume simile a quello di Chris, me lo sono meritato con un durissimo allenamento in palestra. Ringrazio il mio personaggio, perché mi ha dato la possibilità di esplorare una figura femminile forte, ma anche vulnerabile come ogni essere umano». Insieme, i due protagonisti faranno un lungo viaggio cosmico per fermare il Macellatore prima che sia troppo tardi. Nel ruolo più cattivo del film c'è un irriconoscibile Christian Bale, che assicura di essersi divertito moltissimo a recitare la parte di Gorr: «È più facile interpretare un cattivo che un eroe come fa Chris, tutti subiscono il fascino del male. Il mio personaggio può non essere simpatico, ma seguendo la sua storia si capisce perché è diventato così».

Alla regia, ancora una volta dopo il successo di «Ragnarok», c'è Taika Waititi, anche cosceneggiatore e attore nel personaggio del granitico Korg, alleato dell'eroe protagonista. Amore, avventura, comicità, musica a palla per un blockbuster che si propone di andare a mille: «Volevamo inserire Thor in mondi doppiamente vivaci e folli», afferma il cineasta, «l'unico limite è stato la nostra immaginazione. Penso che siamo riusciti a realizzare un'avventura ancora più spettacolare delle precedenti, con personaggi fantastici e una colonna sonora che spacca». Ritmata dai suoni metal dei Guns N'Roses: «Sono la mia band preferita, cercavo un'estetica anni Ottanta e il tappeto sonoro dei miei sogni, un'intera tavolozza di colori da usare a più non posso. Ne abbiamo bisogno, dopo due anni difficili». Aggiunge Hemsworth: «Taika Waititi ama le storie piene di sentimento, gag e stravaganze. È come se sapesse esattamente cosa vogliono vedere i fan e li asseconda con trovate imprevedibili».

Insomma, le parole d'ordine del film sono humour e leggerezza. E nel cast tonante e fragoroso come un tuono sono diversi i premi Oscar che garantiscono l'adrenalina, a partire da Russell Crowe-Zeus, il mitico re degli dei troppo impegnato a organizzare orge per difendere il Pantheon dalla furia del Macellatore, e Matt Damon in un gustoso cammeo (è un attore improbabile che interpreta Loki), mentre nella versione originale Bradley Cooper presta la voce al procione cibernetico Rocket e Vin Diesel fa parlare l'albero umanoide Groot.
Nel Marvel Cinematic Universe non c'è spazio per la realtà di tutti i giorni, ma Christian Bale trova comunque modo di fare un riferimento all'America spaccata in due dalla sentenza della Corte Suprema sull'aborto: «Il nostro vero superpotere - dice - è il voto». Hemsworth non si pronuncia, ma le premesse perché Thor continui a dire la sua attraverso altre e nuove avventure intergalattiche ci sono tutte.

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