Oltre 60 inquadrature del film “Thor: Love and Thunder” portano la firma di “Edi Effetti Digitali Italiani”. Un piccolo ma importante supporto al mare di visual effect che animano i film della Marvel, un importante traguardo per la società italiana vincitrice degli ultimi due David di Donatello. «È un primo passo in questo universo al quale accedono solo un gruppo ristretto di società. Ciò dimostra che la qualità italiana non è seconda a nessuno e che l'efficienza che possiamo dare noi è anche superiore a quella a cui sono abituati i grandi Studios di Hollywood», commenta Francesco Grisi, ceo di Edi. Tra le scene principali a cui ha lavorato il team con la supervisione di Elisabetta Rocca e Stefano Leoni ci sono quelle in cui il protagonista Chris Hemsworth si trova sulla cima della montagna in meditazione: lì è stato creato lo sfondo in 3D, l'atmosfera paradisiaca e realizzato Thor che prende il volo sulla sua ascia. Oltre a questa anche nella sequenza in ospedale quando Thor va a trovare Jane Foster, inquadrature nelle quali non sembra ci siano vfx ma in effetti l'attore non aveva indossato la sua armatura che è stata quindi ricreata in 3D e sovrapposta al suo corpo per tutta la durata.
«È stato molto interessante – prosegue Grisi - collaborare con le altre aziende coinvolte nella realizzazione dei vfx per scambiarci asset e contributi. Il sentirsi parte della community internazionale, che è dietro a questi film, è stato estremamente motivante e illuminante sui risultati che si possono raggiungere grazie alla collaborazione tra talenti di questo livello. Lavorare per Marvel è il sogno di tutti coloro che approcciano agli effetti visivi. Realizzare le mirabili gesta dei supereroi è l’apoteosi della nostra creatività, è l’ecosistema dove il nostro lavoro diventa fondamentale».
Un grande traguardo per una società italiana. «Credo che per tutto il team di Edi – spiega il ceo di Edi - sapere di essere entrati in questo mondo, senza dover emigrare o fornire i propri servizi ad una azienda estera, ma facendolo dall'Italia, da Italiani, con una società locale e con un nome che più italiano non si può - sia stato un motivo di grande orgoglio e finalmente la dimostrazione che anche dal nostro bel paese, credendoci e lavorando duramente, possiamo competere con chiunque. Spero che, grazie a questo risultato raggiunto, daremo un nostro modesto contributo ad arrestare la fuga dei cervelli e la prossima generazione di talentuosi artisti digitali Italiani preferiranno fare squadra ed esportare un prodotto finito nel mondo piuttosto che andare a fare un tassellino per una azienda straniera». Per accelerare questo processo Edi ha creato Accædi la scuola di formazione ai mestieri degli effetti visivi e «anche grazie ad Anica che mi ha affidato lo sviluppo del gruppo di lavoro per le post-produzioni ed i VFX stiamo progettando vari corsi a livello internazionale per migliorare ulteriormente il livello della professionalità in italia», conclude Grisi.