Valeria Bruni Tedeschi, il compagno e attore Bennacer accusato di stupro. Lei: «Linciaggio mediatico»

La copertina di oggi del francese Liberation vede l’attore di 25 anni con le mani insanguinate e lo strillo sull’indagine in corso per accuse di stupro

Valeria Bruni Tedeschi, Sofiane Bennacer e Nadia Tereszkiewicz
Valeria Bruni Tedeschi, Sofiane Bennacer e Nadia Tereszkiewicz
di L. Jatt.
Venerdì 25 Novembre 2022, 16:08 - Ultimo agg. 21 Marzo, 14:31
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La copertina di oggi del francese Liberation vede l’attore Sofiane Bennacer, 25 anni, con le mani insanguinate e lo strillo sull’indagine in corso per accuse di stupro. Bennacer è uno dei protagonisti di "Forever Young" ("Les Amandiers"), il film di Valeria Bruni Tedeschi, di cui è anche il compagno, applaudito a Cannes e già di culto in Francia (in Italia uscirà il 1 dicembre con Lucky Red). Il caso ha voluto che oggi è anche il giorno in cui a Roma la regista ha presentato il film. Provata e tesa la Bruni Tedeschi non si è tirata indietro su questo scandalo. Ha letto una dichiarazione senza voler aggiungere altro. «Oggi è la giornata contro la violenza sulle donne. Sono stata io stessa vittima di abusi durante la mia infanzia e conosco il dolore di non essere stata presa sul serio. Ciò non mi impedisce, tuttavia, di essere sbalordita, leggendo il quotidiano Libération di oggi, di vedere il trattamento riservato a un giovane uomo oggetto di un’indagine penale in corso, senza alcun rispetto per le persone che stanno lavorando su questa indagine, né per il principio di presunzione di innocenza. Sono rimasta artisticamente impressionata da Sofiane Bennacer sin dal primo secondo del casting del mio film e ho fortemente voluto che ne fosse l’attore principale nonostante le voci che circolavano, di cui ero a conoscenza». Spiega poi che i produttori le hanno «espresso timori e riserve, ma gli ho comunicato che queste voci non dovevano mettere in discussione questa scelta e che era impensabile per me fare il film senza di lui». E chiarisce: «Mi assumo la piena responsabilità della mia scelta». 

Il caso

Bruni Tedeschi aggiunge anche di aver saputo «Successivamente che era stata presentata una denuncia. Le riprese erano allora iniziate, e cambiare attore avrebbe creato ostacoli giuridici insuperabili. Per quel che mi riguarda - precisa - avevo avuto modo di conoscere Sofiane Bennacer da diversi mesi sul lavoro, in particolare durante il lungo periodo delle prove, ed ero completamente sicura delle sue qualità umane. Questa mattina, sono indignata nel vedere che un giornale come Libération possa calpestare a tal punto il principio della presunzione di innocenza, ostentare vergognosamente questa vicenda, e mettere in prima pagina la foto di un giovane uomo con del sangue sulle mani». Ad oggi, dice la regista e attrice, «è chiaro a tutti che non è stato ancora giudicato, e questa scelta editoriale non è secondo me altro che un puro linciaggio mediatico, ben lontano dalla volontà di informare in modo obiettivo e imparziale».

Poi conclude con un rivelazione: «Abbiamo effettivamente una relazione amorosa, ma questo rapporto è iniziato molto dopo la fine delle riprese, ed è basato innanzitutto su un’amicizia profonda». 

I fatti si sarebbero verificati tra il 2018 e il 2019 a Mulhouse, Strasburgo e Parigi. L’attore avrebbe conosciuto una delle sue accusatrici alla scuola teatrale Le filature, dove si sarebbero messi insieme, ma le presunte vittime descrivono una relazione durante la quale - secondo Le Parisien - avrebbero avuto rapporti non consensuali. Il Teatro Nazionale di Strasburgo aveva presentato una relazione al ministero della Cutlura e Bennacer si era dimesso, il 19 febbraio del 2021, a seguito delle accuse. Per lui si tratta di false testimonianze: «Sono innocente. La presunzione di innocenza esiste ancora? O siamo in uno stato di non diritto, in cui una semplice accusa infondata può distruggere una vita? - ha scritto su Instagram - potrei essere boicottato dal cinema e comunque sono stato umiliato fin nel fondo dell’anima. Sarò libero tra qualche mese, perché non ho fatto nulla. Se ci fossero le minime prove contro di me, non semplici testimonianze false ma prove vere, sarei già in prigione». L’attore è stato escluso dalla corsa ai César, i prestigiosi premi del cinema francese; era tra i 32 attori selezionati a metà novembre come talenti emergenti dal comitato Rivelazione dell’Accademia. «Ma io vorrei continuare a competere», ha fatto sapere Bennacer.

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