Le Giornate degli Autori a Venezia, è la festa del cinema napoletano

Le Giornate degli Autori a Venezia, è la festa del cinema napoletano
di Titta Fiore
Giovedì 29 Luglio 2021, 08:00 - Ultimo agg. 18:31
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Le Giornate degli Autori diventano maggiorenni e festeggiano i 18 anni con un'edizione ricca di titoli («ciascuno dei dodici autori dei dieci film in concorso ci ha teso la mano per accompagnarci in un viaggio alla ricerca di sé» dicono il presidente della sezione autonoma della Mostra di Venezia, Andrea Purgatori, e il delegato generale Giorgio Gosetti). E, come già nel concorso maggiore, anche qui sono diversi i progetti girati a Napoli e in Campania, o realizzati da cineasti nati e formati all'ombra del Vesuvio, a riprova del momento particolarmente felice che l'intero comparto dell'audiovisivo vive sul nostro territorio. 

Tra gli eventi speciali fuori concorso spicca «Il silenzio grande» che Alessandro Gassmann ha tratto dall'omonima pièce teatrale di Maurizio de Giovanni e girato in una villa di Posillipo, in cui il protagonista Massimiliano Gallo «raggiunge l'amara consapevolezza che vivere non significa essere vivi». Accanto a lui, nel cast, Margherita Buy e Marina Confalone, due primedonne: si prevede gara di bravura. Chiude la selezione «Lovely Boy» di Francesco Lettieri, già autore dei videoclip di Liberato e regista di un felice esordio nella regia con «Ultras». Questa volta la storia ruota intorno ai successi e alle cadute di un trapper romano (una grande prova, si dice, di Andrea Carpenzano). Racconta il cineasta napoletano, veterano della scena indie: «Una classica parabola di caduta e rinascita sulla fatica che crescere comporta sempre, e sulle ferite che ci si porta dentro anche quando diventiamo faticosamente adulti». Completa la sezione degli eventi speciali «Senza fine», un ritratto di Ornella Vanoni con Paolo Fresu, Vinicio Capossela e Samuele Bersani firmato da Elisa Fuksas: «Abbiamo cercato la giusta distanza per raccontare non la vita di Ornella» commenta la cineasta, «ma la rivelazione della sua intimità esibita». 

Nella selezione ufficiale si segnala «Californie», unico titolo italiano in competizione, ambientato a Torre Annunziata dove la giovane protagonista Jamila, un'adolescente marocchina, oscilla tra la ricerca del proprio posto nel mondo e il pericolo di soccombere di fronte alle inevitabili difficoltà del vivere.

Nel film, realizzato da Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, già noti per il premiato documentario «Butterly», recita nei panni di se stessa la campionessa di pugilato femminile Irma Testa, che proprio ieri ha conquistato a Tokyo una storica finale olimpica.

E poi ecco «Madeleine Collins» con Virginie Efira nel ruolo di una donna dalla doppia identità in un thriller hitchcockiano, con Jacqueline Bisset; «Il palazzo» di Federica Di Giacomo, una sorta di «Grande freddo» su un gruppo di amici che si ritrova per ricordare il più problematico tra loro, prematuramente scomparso; «Three Minutes - A Lengthening», un corto con la voce narrante di Helena Bonham Carter e la produzione di Steve McQueen, sul tema della memoria privata e collettiva; «Tu me ressebles», della giornalista egiziana Dina Amer sull'attacco terroristico del Bataclan, con Spike Lee e Spike Jonze produttori esecutivi; e il primo film del cineasta Chen Guan su una città cinese in pieno lockdown, intitolato «Shen Kong». 

Sei opere prime, film da ventidue nazionalità, diciotto autrici invitate, le Giornate (1-11 settembre) avranno una preapertura il 31 agosto con «Il mondo a scatti» di Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli, grazie alla collaborazione con «Bookciak, Azione!», Sngci e Isola di Edipo. Tra i film delle Notti Veneziane, l'omaggio a Libero De Rienzo nel cast del suo ultimo film, «Una relazione» di Stefano Sardo, con Guido Caprino e Tommaso Ragno; «Isolation», il film collettivo sulla pandemia firmato tra gli altri da Michele Placido, Jaco Van Dormael e Michael Winterbottom, con due big della scena italiana come Roberto Bolle e Andrea Bocelli; «I nostri fantasmi» di Alessandro Capitani con Michele Riondino e Alessandro Haber; e «Welcome Venice» di Andrea Segre con Paolo Pierobon, Roberto Citran e Ottavia Piccolo. Per la prima volta la giuria sarà presieduta in tandem da due cineaste, Mina Mileva e Vesela Kazakova. E sarà inaugurato un ambiente nuovo di zecca, la Sala Laguna, dove si terranno incontri e attività professionali. 

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