Egitto, riaffiorano dal Nilo 110 tombe antiche. «Corpi accovacciati, due bimbi sepolti in pentola»

Egitto, riaffiorano dal Nilo 110 tombe antiche. «Corpi accovacciati, due bimbi sepolti in pentola»
di Laura Larcan
Giovedì 29 Aprile 2021, 18:54 - Ultimo agg. 21:49
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Sepolti in posizione accovacciata. Decine e decine di scheletri intatti. Compresi due bambini, di cui uno seppellito in una pentola. E' lo strano cimitero che riaffiora dal delta del Nilo: 110 tombe che datate fino a 5.500 anni fa. Prima dei faraoni, prima delle piramidi. L'antico Egitto continua a raccontare storie. L'ultima, avvolta ancora dall'aura del mistero, è stata appena annunciata dal Consiglio Supremo delle Antichità egiziane, per voce del segretario generale Mustafa Waziri: «Il ritrovamento offre un'importante aggiunta alle conoscenze storiche ed archeologica del sito». Siamo nel sito di Koum el-Khulgan, a circa 93 miglia (150 chilometri) a nord-est dal Cairo.

Egitto, le tombe prima dei faraoni: l'importante scoperta degli archeologi

E' qui che gli archeologi stanno compiendo un'altra piccola grande impresa, riportando alla luce una necropoli di 110 sepolture che sembrano essere riconducibili a tre diverse antiche civiltà per un'arco cronologico complessivo che va dal 3.100 a.C.

al 1.700 a.C. Lo spettacolo è quello di una vasta distesa di tombe scavate in forme rettangolari e soprattutto ovali. Molte conservano gli scheletri di esseri umani, tra cui sono stati identificati due bambini. Nel cimitero, 73 tombe risalgono a un periodo compreso tra 5.500 e 5.000 anni fa, un periodo particolare in cui i geroglifici apparvero per la prima volta in Egitto e si formò un governo centrale, che alla fine sarebbe stato abbastanza potente da supervisionare la costruzione delle piramidi.

Molte delle 73 tombe hanno una forma ovale, e i corpi appaiono «sepolti in posizione accovacciata con la testa rivolta verso ovest, una direzione in cui gli antichi egizi credevano che dimorassero i morti», hanno spiegato dal Consiglio delle Antichità egiziane. All'interno di una delle tombe è stato rinvenuto lo scheletro di un bambino sepolto in una pentola. Il corredo funerario non è certo ricco: consiste principalmente in vasi di ceramica, inclusa una ciotola decorata con forme geometriche.

Le altre 37 tombe risalgono all'incirca tra il 1640 a.C. e il 1540 a.C., (circa 3.660 e 3.560 anni fa), un tempo in cui era presente la civiltà degli Hyksos, un gruppo proveniente dall'Asia, che si insediò nell'Egitto settentrionale. La forma di queste tombe è principalmente rettangolare. I resti umani appaiono deposti in posizione stesa, con la testa rivolta verso ovest. Anche in questo gruppo, è stata identificata la tomba di un bambino sepolto sempre in una pentola. Nel sito sono stati trovati anche resti di forni, edifici in mattoni e amuleti, inclusi scarabei fatti di pietre semipreziose. 

Una curiosità. Gli archeologi hanno trovato anche anelli d'argento sepolti con alcuni resti umani e persino un sigillo con un'iscrizione geroglifica. «I funzionari dell'antico Egitto ponevano comunemente tali sigilli, realizzati premendo una pietra decorata nell'argilla, su un documento o su un altro oggetto ufficiale. La scritta e i disegni sul sigillo potrebbero identificare quale funzionario lo ha creato. 

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