Macbeth alla conquista di Milano: alla Scala cast stellare, parterre da manuale, effetti speciali e sala "in fiore". E tutto in diretta tv

Il soprano russo, 50 anni, Anna Netrebko: Lady Macbeth
Il soprano russo, 50 anni, Anna Netrebko: Lady Macbeth
di Simona Antonucci
Lunedì 6 Dicembre 2021, 15:45
5 Minuti di Lettura

Onirico, distopico, glamour e kolossal. Conto alla rovescia per l’apertura del sipario sul Macbeth di Verdi che il 7 dicembre inaugura la stagione della Scala. Evento speciale anche perché il teatro torna ad accogliere il pubblico in presenza dopo l’edizione dello scorso anno, andata in onda soltanto in tv.

Chailly: «Un'opera meravigliosa»

«Un’opera meravigliosa che ti accompagna dentro le oscurità dell’animo, in un mondo che riconosciamo e in un aldilà che immaginiamo», spiega il maestro Riccardo Chailly, milanese, 68 anni, al suo ottavo Sant’Ambrogio, «Questa inaugurazione è il risultato della volontà collettiva di tutto il teatro di arrivare al 7 dicembre. L’anno scorso siamo andati in onda con un grande gala su Rai 1, ma ora è tempo di rinascere».

Livermore presenta il suo Macbeth in realtà aumentata per l'inaugurazione della Scala: «Una sfida che passa anche per la tv»

I social 

Undici lunghi minuti di applausi, Macbeth, li ha già avuti, dal pubblico dell’anteprima riservata agli under 30 che sabato ha tirato giù il teatro. E sui social impazzano già video dei cantanti-star (Anna Netrebko, Luca Salsi Francesco Meli e Ildar Abdrakazov), foto dello spettacolo (c’è chi giura di riconoscere nella metropoli oscura e distopica  citazioni delle architetture di Frank Lloyd Wright e chi omaggi a Piero Portaluppi), saluti del sovrintendente Meyer, indiscrezioni sugli ospiti dal presidente Mattarella a Emma Marrone.

Macbeth ha conquistato Milano prima ancora di debuttare: ha riportato la sala piena e i ristoranti anche, non essendoci cena di gala è tutto un corri corri per assicurarsi un tavolo, nei ristoranti al top. Insomma, lo sciagurato re di Scozia prima di morire (nessun “nato di donna” poteva ucciderlo, ma un uomo venuto al mondo con il parto cesareo sì), ha rianimato il rito della prima delle prime.

 

Cast stellare

Il 7 “si gira”, anche in diretta tv e nei cinema, l’evento lirico più seguito al mondo, che dopo il buio da pandemia torna in scena con un cast stellare, l’orchestra dispiegata in tutta la sua potenza, e un maestro, il direttore musicale Riccardo Chailly, che chiude con quest’opera (dopo Giovanna D’Arco e Attila) il suo percorso di ricerca sul Verdi giovanile: «La grandezza di Macbeth», spiega, «contagia tutti dal punto di vista dello scuotimento interiore dell’anima, è un’opera che va nel profondo».

Gaming

Per la regia, Davide Livermore (al suo quarto Sant’Ambrogio), ha dato fondo al suo catalogo di fantasia e di visioni: estetica e linguaggi del gaming, in una società distopica, vittima di un tiranno, e palazzi grondanti di simboli del potere, compresi pezzi d’arte contemporanea e statue feline come la Lady, perfida fashion victim.

Mattarella, Domingo e Marracash tra gli ospiti

Fra il pubblico, oltre al Capo di Stato Sergio Mattarella, alla presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati e al ministro della Cultura Dario Franceschini,  Manuel Agnelli e Emma Marrone, i cantautori Cesare Cremonini e Diodato, e Ornella Vanoni, accompagnata dal rapper Marracash. L’étoile di casa Roberto Bolle, l’ospite di casa Liliana Segre, e l’ospite d’onore Placido Domingo.

Forse Cate Blanchett, certi gli artisti Maurizio Cattelan, Francesco Vezzoli e Gianmaria Tosatti. Confermata anche la presenza di Giorgio Armani, che dallo scorso aprile è socio fondatore sostenitore della Scala ed è fra i partner della serata inaugurale, e autore del decor floreale della serata.

La diretta tv

Oltre agli eletti in sala, Macbeth raggiungerà un pubblico molto più ampio, attraverso tv, cinema, radio, social network. A partire dalla Rai (grazie a uno staff di 50 persone tra cameraman, microfonisti, tecnici audio e video, con 12 telecamere in alta definizione, 45 microfoni nella buca d’orchestra e in palcoscenico, 13 radiomicrofoni per i solisti), che trasmetterà in diretta in esclusiva su Rai1 a partire dalle 17.45, con Bruno Vespa e Milly Carlucci a condurre l’evento. Lo spettacolo, con la regia televisiva di Arnalda Canali, sarà trasmesso in diretta anche su Radio3, su Rai1 HD canale 501 e su RaiPlay, dove potrà essere visto per 15 giorni dopo la Prima. Mentre Rai Com distribuirà l’opera in diretta nelle sale cinematografiche. Saranno più di 30 i cinema italiani coinvolti, ma l’evento sarà disponibile anche in quelli di Spagna, Norvegia, Finlandia, Svizzera, Polonia, Olanda e Gran Bretagna.

Lady Netrebko

«Per me è un onore cantare sul palcoscenico della Scala», ha detto poco prima del debutto la star Anna Netrebko  che vedremo anche ballare e "volare", «E questa produzione di Macbeth è stata una delle più complicate che abbia mai fatto ma molto eccitante al tempo stesso, una vera assoluta avventura. Ascolterete un Macbeth», assicura il fascinoso soprano russo, 50 anni, «che non avete mai sentito prima».

Il regista Livermore

È la quarta volta che Macbeth apre la stagione scaligera: un avvenimento che succede ogni 20/25 anni: «Non esiste un’opera che descriva meglio che cosa succede in una società quando non vengono rispettati i diritti. Gli orrori generati da un tiranno che usa la violenza per tutelare i propri interessi. Sarà forse per questo che ogni 20 anni, più o meno, il Teatro alla Scala sceglie questo capolavoro di Verdi per l’inaugurazione. Come sei noi tutti avessimo bisogno di un refresh», spiega il regista Davide Livermore che si è avvalso della collaudata e pirotecnica squadra capace di strabilianti effetti speciali.

Le scenografie sono disegnate da Giò Forma, Gianluca Falaschi firma i costumi e D-Wok i video, mentre le luci sono di Antonio Castro. In occasione dell’apertura della stagione scaligera 2021-2022 con l’esecuzione dell’opera Ultima dettaglio “prezioso”: l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani regala in omaggio al pubblico una fedele riproduzione del libretto di Francesco Maria Piave e Andrea Maffei, tratto dal dramma di William Shakespeare, stampato dalla Tipografia di G. Galletti per la prima dell’opera al Teatro della Pergola di Firenze il 14 marzo 1847. La riproduzione fedele del libretto è stata possibile grazie alla cortesia dell’Archivio Storico Ricordi di Milano, dove l’originale è conservato. Esemplare unico nel suo genere, il libretto custodito in Archivio presenta le annotazioni originali di Giovanni Ricordi, che lo usò per il suo lavoro di editore: appunti e correzioni perfettamente riprodotti nei preziosi facsimili distribuiti in sala.

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