Star Wars si moltiplica e riparte dal maestro jedi Obi-Wan Kenobi

Star Wars si moltiplica e riparte dal maestro jedi Obi-Wan Kenobi
di Francesco Alò
Sabato 19 Agosto 2017, 21:42 - Ultimo agg. 27 Agosto, 17:45
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Mancava effettivamente solo lui: Obi-Wan Kenobi. Il mentore per antonomasia di fine 900 da quando George Lucas decise nel primo Guerre stellari di far apprendere le misteriose vie della Forza sia a noi spettatori che al giovane eroe Luke Skywalker attraverso quel mezzo mago alla Gandalf de Il Signore degli anelli e mezzo samurai alla Sette samurai (Lucas prese pesantemente spunto sia da Tolkien che Kurosawa) interpretato nel lontano 1977 da un posato ai limiti del laconico Sir Alec Guinness. Variety ci informa che è già in lavorazione un progetto ormai non più top secret relativo a un futuro film dedicato al maestro jedi anche visto nella saga lucasiana con il volto di Ewan McGregor nei prequel non particolarmente amati dai fan iniziati nel 1999 con Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma e terminati nel 2005 con La vendetta dei Sith.
L'UNIVERSO SI DILATA
Ormai l'universo si sta dilatando, per citare il Woody Allen di Io e Annie, e la Disney è a caccia di pellicole a sé stanti per circondare i film della saga principale ricominciata con una nuova trilogia di grande successo due anni fa grazie al capitolo VII Il risveglio della Forza firmato J.J. Abrams. Ben vengano dunque allora i cosiddetti spin-off di Guerre stellari come Rogue One, ottimo successo di pubblico e critica del 2016 basato su quel gruppo di patrioti in grado di inviare i piani della Morte Nera all'Alleanza Ribelle, o l'imminente storia delle origini di Han Solo, contrabbandiere cinico e sexy sempre interpretato nella saga da Harrison Ford, clamorosamente deceduto per mano del figlio ne Il risveglio della Forza. Se il film ancora senza titolo dedicato a Solo è in fase di riprese, si cerca ora un nuovo spin-off in grado di interessare la massa gigantesca di appassionati.

Tra i personaggi secondari dell'enorme epica spaziale lucasiana si stavano vagliando il gangster viscido Jabba the Hutt, protagonista di una memorabile scena osé con la compianta Carrie Fisher ne Il ritorno dello Jedi del 1983, o Boba Fett, il bounty killer di poche parole ispirato al Clint Eastwood degli spaghetti western di Leone che Lucas venerava al pari di Kurosawa. Certamente Obi-Wan Kenobi sembrerebbe una scelta più popolare e mainstream grazie al fascino che la figura ha sempre stimolato su più generazioni grazie al mix irresistibile di forza interiore, superpoteri e sobria umiltà sempre presenti nei modi e pensieri dello jedi che svezzò sia Anakin Skywalker, poi diventato il perfido Darth Vader, sia il figlio Luke, destinato a fronteggiare un giorno quel padre passato al lato oscuro della Forza.
Alla regia del possibile e sempre meno ipotetico film su Obi-Wan si vocifera un interessamento per l'eclettico inglese Stephen Daldry, nato in teatro ma noto anche come regista cinematografico grazie a fortunate produzioni come Billy Elliot (2000), The Hours (2002) e The Reader (2008).
IL NUOVO CAPITOLO
E mentre i pianeti cosiddetti minori di quella galassia lontana lontana prendono sempre più forma, cosa ci dobbiamo aspettare dal capitolo VIII nelle sale di tutto il mondo il prossimo 15 dicembre intitolato Star Wars - Gli ultimi Jedi? Un grande sconcerto ha suscitato il trailer del film diretto da Rian Johnson in cui un sempre più vecchio e stanco Luke Skywalker pronuncia la frase sibillina: «Conosco una sola verità: il tempo della fine dei Jedi è giunto» mentre si appresta ad abbandonare una caverna buia. Le speculazioni e i dibattiti si sono moltiplicati sia online che offline e forse quello a cui assisteremo sarà la fine della concezione manichea del ruolo dello jedi abbracciata in primis proprio da Obi-Wan Kenobi. Colui che insegnò per primo le vie della Forza a Luke e che probabilmente non avrebbe mai accettato questo possibile compromesso tra Lato Chiaro e Oscuro al centro del futuro di Guerre stellari.
Francesco Alò
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