Da Roma a Tel Aviv, le periferie in mostra a Gerusalemme negli scatti di Dario Sanchez

Una foto di alcuni ragazzi in periferia, tra Roma e Tel Aviv. Dalla mostra "Suburbia", di Dario Sanchez.
Una foto di alcuni ragazzi in periferia, tra Roma e Tel Aviv. Dalla mostra "Suburbia", di Dario Sanchez.
di Roberta Savona
Lunedì 22 Luglio 2019, 16:07 - Ultimo agg. 16:13
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Duemilatrecento kilometri dividono Roma da Tel Aviv, unite dal fotografo Dario Sanchez in un'esposizione fotografica dal titolo Suburbia, che inaugurerà il 23 luglio alla Gallery Café Sira e sarà stabile fino al 2 settembre.

E' particolare lo spazio scelto da Sanchez, una galleria d'arte ubicata nella zona nuova della città storica a Gerusalemme Ovest e dove ad esporre sono in egual misura, sia gli artisti israeliani che quelli palestinesi. Ed è proprio nei locali neutri della Gallery che saranno esposte le foto di Dario, uno sguardo attento alle zone periferiche delle due città, dalle capitoline Sacco Pastore, Vigne Nuove, San Basilio, Tiburtino III, fino a luoghi come Tel Aviv, Arad e Rishon Le Zion per Gerusalemme. "Sto compiendo una riflessione sulla separazione tra centro e periferia, sempre più netta, non importa in quale parte del mondo ci troviamo", afferma il fotografo che ha allestito la mostra come vera testimonianza e risultato della globalizzazione e che identifica in quelle zone il dormitorio della classe media, protesa verso un'inesorabile proletarizzazione, dove vivono i lavoratori che (ironia della sorte) giornalmente danno energia al centro foraggiandolo con la loro manovalanza.
 

 
 
L'esposizione mostra i luoghi periferici delle due città esposti in parallelo, ma sprovvisti di didascalia che geolocalizzi la foto, per far si che il fruitore si lasci guidare dal fotografo senza alcun riferimento culturale, sociale o di luogo. Perché in fondo la periferia è un non-luogo, frutto avvelenato del capitalismo e trasposizione della modernità in tutta la sua decadenza. Quasi a voler dire "Tutto il mondo è centro o periferia" afferma il fotografo.

Un'idea nata anni alcuni anni fa, quando Dario Sanchez da Montesacro vola a Tel Aviv, città che sceglie per vivere e lavorare e da cui si è distaccato per il tempo necessario a compiere l'indagine di ricerca nei quartieri romani da lui vissuti in giovinezza. "La periferia israeliana è più curata della nostra. Anche la gente ha meno titubanza e più fiducia. Ho trovato più difficoltà nello scattare a Roma che a Tel Aviv", conclude Sanchez parlando della sua mostra, i cui scatti in preview ed informazioni per i viaggiatori sono disponibili al link: https://www.dariosanchezphotography.com/suburbia

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