Giffoni50, ecco i tre film vincitori;
Gubitosi: «Noi un faro nel deserto»

Giffoni50, ecco i tre film vincitori; Gubitosi: «Noi un faro nel deserto»
di Barbara Landi
Sabato 29 Agosto 2020, 18:00 - Ultimo agg. 19:14
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«Il Festival è un modello culturale che ha fatto scuola nel mondo». Traccia il bilancio di Giffoni 50 il direttore e fondatore di Giffoni Opportunity, Claudio Gubitosi, lanciando i suoi auguri alla Mostra del Cinema di Venezia 2020, che partirà il 2 settembre. Al suo fianco anche il sottosegretario ai Beni Culturali, Anna Laura Orrico, delegata direttamente dal ministro Franceschini con il ministro dell’Innovazione Paola Pisano, protagonista poco dopo dell’incontro con il Dream Team di Giffoni Innovation Hub, in platea in prima fila. «L'Italia ha trovato in Giffoni un punto di riferimento. Siamo stati un faro nel deserto e questo grazie ai giovani, insiste Gubitosi nel corso della conferenza «che non segna la chiusura di un ciclo, ma solo di una delle tante tappe di un progetto che è racchiuso nello slogan Giffoni di fa in quattro»

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In attesa dell'edizione 2021, che si terrà dal 21 al 31 luglio, ridefinita Giffoni 50 Plus, Gubitosi augura un in bocca al lupo alla Mostra del Cinema di Venezia – che si aprirà il 2 settembre – a conferma di un ponte tra due realtà importanti nel panorama nazionale ed internazionale, che, nei difficili mesi del lockdown, hanno tenuto vivo un dialogo senza mai rinunciare ai propri progetti.
«A maggio ero certo che Giffoni si sarebbe fatto, non sapevo ancora come, ma non ho mai pensato di abbandonare i miei ragazzi. Durante la quarantena siamo stati la loro casa, ogni giorno, attraverso i nostri collegamenti on line, li abbiamo aiutati a vincere la solitudine – sottolinea  Gubitosi – Una delle nostre priorità era la sicurezza: ci siamo riusciti mettendo in campo tutte le misure possibili e sono grato a tutte le famiglie che ci hanno dato fiducia, consentendo ai propri figli di vivere un'esperienza che è destinata a cambiarti la vita. Qualcuno ha detto che sono stato coraggioso, non credo si tratti di coraggio, ma di determinazione nel portare avanti un'idea, un progetto. E il risultato è stato fantastico, a partire dalla risposta dei ragazzi: sono orgoglioso di loro per la dimostrazione di responsabilità che hanno dato».  
 


«Giffoni non è un semplice festival del cinema, ma la casa di tutti gli italiani che guardano avanti e che vogliono costruire il futuro – evidenzia la Orrico che torna a Giffoni per la terza volta quest’anno, in un legame sempre più inscindibile con il Festival -  È la dimostrazione di quanto la cultura, in un momento così complesso, possa diventare leva per un riscatto sociale ed economico ed attivare la speranza».

E aggiunge il Sottosegretario, anticipando le misure a sostegno del cinema in Italia nella grave emergenza del settore post Covid:
«Giffoni ha la capacità di trasformare prove in opportunità. È un segnale importante in tutto il paese partire da un festival del cinema come questo. È un’iniezione di speranza per tutto il mondo della cultura. Il Festival è un’istantanea dei giovani che sono la nostra principale risorsa: questo 50esimo Giffoni ce lo ricorda e tutto ciò che costruiremo da questo momento in poi sarà alla sua altezza. Il settore cinema colpito dalla pandemia riparte dalle forme di sostegno per tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione alle sale». Ben 300 milioni fondo per cinema e spettacolo incrementato di ulteriori 40milioni di euro, più 2 milioni dedicati al cinema d'estate per le arene all’aperto. «Il cinema per raccontare la nostra creatività – spiega la Orrico - Una progettualità che guarda alla formazione dal punto di vista manageriale ed imprenditoriale dell’industria cinematografica, che ha il potentissima potere di proiettarsi in tutto mondo». Scuola e cinema, inoltre, con 10 milioni per progettualità che educhino i giovani all'audiovisivo. A colpire invece Paola Pisano, Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, «la determinazione di chi non ha mai rinunciato all'idea di coltivare i propri sogni».
 
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Sono tre i film vincitori della seconda sezione di #Giffoni50: per i lungometraggi, i giurati hanno scelto Man Up! per la regia di Benjamin Parent, la storia di Tom, un adolescente timido e sensibile alle prese con il suo primo giorno di scuola in un nuovo istituto. Tra i corti, invece, ad aggiudicarsi il Grifone 2020 è stato l'italiano Luce & me di Isabella Salvetti, che indaga la complessa relazione tra un padre ed un figlio, mentre il Premio Cial è andato a La guerra di Cam, di Laura Muscardin, il viaggio di un ragazzino e di sua sorella in un universo devastato dalle catastrofi naturali.
 
Il direttore del Giffoni Film Festival ha poi ricordato che, accanto ai juror in presenza, le prime due sezioni della manifestazione (18-22 e 25-29 agosto), hanno visto protagonisti oltre duemila ragazzi provenienti da 46 hub, 32 in Italia e 14 all'estero. La macchina organizzativa ha già acceso i motori: tantissimi i progetti che prenderanno il via ad ottobre per arrivare a dicembre (dal 26 al 30) con il festival dedicato ai più piccoli e la grande festa dei nonni.
«Non è un miracolo.
In un momento di difficoltà Giffoni chiama e il mondo risponde, perché è proprio nelle difficoltà che si comprendono i valori. In quest'ottica questo festival è stato il primo esempio internazionale di rinascita nelle macerie del mondo culturale. Giffoni è riuscito così a creare un modello culturale che ha fatto scuola nel mondo
».

«Avete avuto la capacità di organizzare un evento rispettando regole rigorose di sicurezza e mettendo in piedi quello che è stato il primo grande evento culturale in Italia». Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, questo pomeriggio ospite della 50esima edizione del Giffoni Film Festival. «È stato un atto di determinazione e coraggio, una prova di rigore e di efficienza. L'Italia è il mondo devono abituarsi all'idea che questa possa essere una regione che ha capacità di mostrare rigore, efficienza e capacità organizzativa. È un evento - ha aggiunto l'ex sindaco di Salerno - che dimostra che non siamo solo la terra del folklore ma anche quella che dà prove di organizzazione ed efficienza. In uno slogan, che è il mio, vi dico: Il futuro è iniziato». 

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