Giffoni, ecco gli «invisibili» che rendono il festival un’isola felice

Giffoni, ecco gli «invisibili» che rendono il festival un’isola felice
di Antonella Santoro
Domenica 31 Luglio 2022, 20:14
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Giffoni Valle Piana il giorno dopo. È prima mattina, si sente ancora quel venticello fresco che segna l’inizio di una nuova giornata, figlio di una notte speciale e di tante altre che si sono susseguite durante il Festival. I primi ad arrivare in Cittadella erano gli “invisibili”, oggi solamente gli uffici sono ancora animati da un viavai di addetti ai lavori.

Dal doppiatore, all’addetto alla sicurezza, al driver, al tecnico luci e suono, la macchina organizzativa ha terminato il suo lavoro e saluta con un occhiolino per dare appuntamento al prossimo anno. È bello definirli “invisibili”, perché lo sono, ma senza il loro lavoro non sarebbe più lo stesso festival. Ciro, doppiatore e attore, che da 17 anni presta la sua professionalità al Festival di Giffoni, dice la sua: «Il mio lavoro si svolge in diretta; mentre il film scorre e viene proiettato ai ragazzi delle sezioni più giovani, ripeto le battute in italiano, perché altrimenti non riuscirebbero a leggere i sottotitoli, sono troppo piccoli».

Un lavoro fatto con passione e con grande consapevolezza di rendere un prodotto bello da ascoltare: «Ovviamente la recitazione è fondamentale in queste situazioni, per cui ho un copione con i miei appunti segnati e con le varie parti del film».

Vincenzo, fotografo addetto al blu carpet, aggiunge: «Osservo quello che succede intorno a me, immagino prima di fare una foto l’emozione che voglio trasmettere con quello scatto.

Poi con tanti ragazzi e tanta gioventù in giro, è bello catturare i momenti più inattesi e dove i ragazzi dimostrano la loro felicità. Per questo amo il Festival di Giffoni».

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E ancora body guard, addetti alla sicurezza, autisti, piloti di droni, operatori, steward e hostess, promoter, un sistema che funziona all’unisono e che rende il prodotto Giffoni Film Festival un’isola felice.

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