Con De Filippo ricordi da Oscar

Con De Filippo ricordi da Oscar
di Lucilla Quaglia
Venerdì 10 Gennaio 2020, 12:47
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Ricordando l'immortale Eduardo De Filippo tra premi Oscar ed amici. La storica Compagnia teatrale del figlio Luca, capeggiata da Gianfelice Imparato e dalla moglie Carolina Rosi, torna a calcare il palco del teatro di via Gugliemo Pepe con un nuovo imperdibile spettacolo: Ditegli sempre di sì, una delle più famose commedie farsesche del grande autore napoletano, la cui regia è affidata a Roberto Andò. Il regista è accolto dal direttore artistico dello stabile, Fabrizia Pompilio, in spolverino marrone. Fanno il loro ingresso i premi Oscar Nicola Piovani, con sciarpa a colori, e Giuseppe Tornatore, che saluta di fronte ai clic. Poco dopo è la volta del fascinoso Mariano Rigillo e della bella Giulia Andò, in eco-pelliccia bianca. Non mancano l'importante appuntamento Gianni e Maddalena Letta. Ci sono gli attori Sasà Striano e Fabio Grossi, in sciarpa rossa, salutati dal Sovrintendente Fondazione Istituto Nazionale del Dramma Antico Antonio Calbi, e da Giulia Urso, presidente commissione cultura I Municipio, in cappotto maculato.
Sguardi di ammirazione per la consorte del produttore Aurelio De Laurentiis, Jacqueline, in clutch di velluto azzurro. «È con grande emozione che mi accosto alla regia di un testo di Eduardo - dice Andò - raddoppiata dall'onore di dirigere la compagnia intestata a un grande amico e straordinario interprete: Luca De Filippo». Si alza il sipario su uno dei primi testi scritti dal mitico drammaturgo partenopeo. Insieme a Imparato e Rosi vanno in scena Edoardo Sorgente, Massimo De Matteo, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Nicola Di Pinto, Paola Fulciniti, Viola Forestiero, Vincenzo D'Amato, Gianni Cannavacciuolo, Boris De Paola. Ed è subito un successo. Si tratta di un'opera vivace il cui protagonista è un pazzo con la mania della perfezione. Una commedia divertente che suggerisce serie riflessioni sul labile confine tra salute e malattia mentale. Qua la pazzia di Michele Murri è vera: è stato per un anno in manicomio e solo la fiducia di uno psichiatra gli ha permesso di riaffacciarsi alla vita normale. Tornato a casa dalla sorella, si trova a fare i conti con il mondo reale. 

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