Da Pier Paolo Pasolini a Simonetta Cesaroni, un libro sui 100 delitti più importanti di Roma

Da Pier Paolo Pasolini a Simonetta Cesaroni, un libro sui 100 delitti più importanti di Roma
di Carmine Castoro
Lunedì 8 Dicembre 2014, 04:52 - Ultimo agg. 17:23
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Quale mano avrà davvero inferto le coltellate che hanno fatto scempio del corpo di Simonetta Cesaroni in quel maledetto ufficio di via Poma? E E Pier Paolo Pasolini? Chi lo ha davvero ucciso quella notte dell’anno santo del 1975? Uno dei suoi partner occasionali? Una banda che voleva accanirsi su un omosessuale? E’ da attribuire al panorama politico di quegli anni, o ha cause sciagurate e ben più vili? Ed Emanuela Orlandi? Quale scenario c’è dietro la sua sparizione che ancora arrovella inquirenti e opinione pubblica nazionale?



Per non parlare della recentissima scomparsa di Stefano Cucchi, la cui foto livida e gonfia ha girato per telegiornali e cortei di protesta delle ultime settimane dopo la drammatica, per i parenti, assoluzione di tutte le figure che hanno accompagnato la sua morte fra il carcere e il reparto ospedaliero dove fu urgentemente ricoverato, consegnando per ora il suo caso ai risvolti più torbidi della vita democratica del nostro Paese.



Sono alcune delle vicende più sanguinose, terribili, ansiogene e avvolte dal mistero che Roma possa ricordare. E che sembrano riallacciarsi a una lunga scia delittuosa che segue nei secoli la stupefacente bellezza architettonica e monumentale della Capitale come un’ombra un passante. “Cold case” come si direbbe in gergo televisivo, per buona parte, omicidi che non hanno ancora il volto di un colpevole, ricostruzioni che latitano, pene mai comminate, giustizia mai fatta. Omicidi che sono entrati di diritto nell’immaginario collettivo per il clamore mediatico che hanno ricevuto, e di cui Flaminia Savelli, intraprendente e coraggiosa cronista di “nera” di Repubblica e studiosa attenta, cerca di dipanare la matassa riproponendo l’orrore di quei giorni, la voglia di verità, l’analisi di indizi e perizie.



Un libro che cade quanto mai a puntino in un momento storico come questo che sancisce un amaro risveglio per la caput mundi, scopertasi negli ultimi giorni infiltrata da fenomeni politico-malavitosi che hanno macchiato la reputazione di tanti rappresentanti della “cosa pubblica” e scoperchiato un pentolone di malaffare, connivenze, ricatti, violenza, giri pazzeschi di denaro e malversazioni di vario ordine e grado.



Ma nel libro della Savelli non si trovano solo casi di attualità e di vita contemporanea. Anche processi del passato e morti ammazzati che sono diventati tristemente anche il simbolo del passaggio di ideologie, conflitti sociali, crisi economiche, artigli terroristici, sicché alla fine il libro risulta, paradossalmente ma nemmeno tanto, un vero e proprio esercizio di rilettura storiografica di quello che i romani e l’Italia intera sono stati da secoli fa a decenni più recenti, quelli che toccano la fase postbellica, il ’68, gli scontri di piazza, i macro-temi della geopolitica internazionale che hanno visto in Roma obiettivo, bersaglio e snodo strategico, come nel caso dell’attentato all’aeroporto di Fiumicino e in tutti quelli che ricordano la “guerra civile” fra fascisti e comunisti.



Le vicende di questo atlante noir della Savelli sono raccontate in ordine cronologico, accompagnano il lettore dalle cupe atmosfere del passato antico ai secoli di dominio pontificio, dall’Italia unita agli anni di piombo, fino ai casi noti e meno noti della cronaca contemporanea: i grandi omicidi politici dell’Urbe fin dalla sua cruenta fondazione, con il fratricidio di Remo da parte di Romolo; la caccia alle streghe nello Stato della Chiesa e i feroci briganti della campagna laziale; i casi eclatanti tra le due guerre (il macellaio Cesare Servitati, Gino Girolimoni, il mostro di Nerola); i delitti dell’Italia repubblicana e la lunga stagione delle stragi di Stato; la misteriosa sparizione delle giovani Emanuela Orlandi e Mirella Gregori; e ancora, i grandi gialli degli anni più recenti, come i casi di via Poma e di Marta Russo. Roma: una città che – accanto agli antichi splendori e al fasto dei monumenti – non nasconde mai il suo lato più oscuro, nero e maledetto.



Flaminia Savelli è nata a Roma nel 1980; laureata in Lettere moderne nel 2003, ha scritto come freelance per diversi giornali e riviste. Dal 2008 collabora stabilmente come giornalista di cronaca nera con Repubblica. Per la Newton Compton ha pubblicato “Misteri, crimini e delitti irrisolti di Roma”, “Roma giallo e nera” e “I 100 delitti di Roma”.



Flaminia Savelli “I 100 delitti di Roma” (Newton Compton, pagg. 512, euro 9,90)