Bruno Barbieri, lo chef rivela la lite con Cracco: «Un casino totale. Con lui nessun rapporto fuori da Masterchef»

«Sembrava sempre di stare su un filo tirato. Io, lui e Bastianich eravamo tre galli in un pollaio»

Bruno Barbieri, lo chef rivela la lite con Cracco: «C'è stato un casino totale. Con lui nessun rapporto fuori dal programma»
Bruno Barbieri, lo chef rivela la lite con Cracco: «C'è stato un casino totale. Con lui nessun rapporto fuori dal programma»
Martedì 6 Settembre 2022, 14:27 - Ultimo agg. 20:30
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Bruno Barbieri ha trovato la nuova dimensione della sua carriera in tv. La chef, conosciuto soprattutto per essere uno dei giudici di "Masterchef", sta ottenendo grande successo anche grazie al programma "4 Hotel", in onda su Sky. Il cuoco bolognese è rimasto nel cooking show più famoso d'Italia sin dalla sua prima edizione, quando era affiancato da Joe Bastianich e Carlo Cracco. Una situazione, rispetto alla attuale con Cannavacciuolo e Locatelli, «decisamente più impegnativa per i caratteri dei miei due soci: molto forti, duri - ha detto al Corriere della Sera -. Eravamo tre galli in un pollaio, ma nonostante non fosse sempre semplice ho tanti ricordi belli, divertenti».

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Lite Barbieri-Cracco, cosa è successo

Bruno Barbieri ha raccontato di una lite avuta con il collega Carlo Cracco, che spiega molto il clima che vivevano dietro le quinte in quegli anni. «Più che altro sembrava sempre di stare su un filo tirato. Non abbiamo mai litigato se non un una volta, fortemente, io e Carlo parlando di un piatto di passatelli con le vongole. Ma dopo quindici minuti di casino totale, tutto è tornato ad essere come se non fosse mai successo niente», ha detto. 

Il rapporto con Locatelli e Cannavacciuolo

«Loro sono molto più ironici e divertenti - continua Barbieri -.

Con Antonino c’è un feeling particolare e Locatelli è quello che cerca di tenere un po’ le fila, altrimenti io e lui scherzeremmo dalla mattina alla sera. Ci frequentiamo anche fuori, a telecamere spente, cosa che non succedeva con gli altri due colleghi... insomma, oggi c’è più complicità».

 

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