Primo maggio, a Taranto torna il Concertone con Michele Riondino, Roy Paci e Diodato

La musica per accendere i riflettori su ingiustizie e tematiche sociali

1 maggio, a Taranto torna il Concertone con Michele Riondino, Roy Paci e Diodato
1 maggio, a Taranto torna il Concertone con Michele Riondino, Roy Paci e Diodato
Giovedì 17 Marzo 2022, 13:41 - Ultimo agg. 19 Marzo, 08:33
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A Taranto torna il Concertone del 1º maggio. Dopo due anni di sospensione a causa dell'emergenza Covid, si torna in presenza con il concerto organizzato dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti con la direzione artistica di Michele Riondino, Roy Paci e Antonio Diodato.

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L'evento, autofinanziato con la vendita di magliette e bottiglie di vino e il supporto di alcuni sponsor che hanno aderito al documento politico del Comitato, si terrà nel parco archeologico delle mura greche.

Oggi sono stati forniti i primi dettagli della manifestazione che - è stato detto - darà voce alle varie vertenze d'Italia e ai movimenti che si battono per la tutela dei diritti dei lavoratori sotto ricatto occupazionale. Si partirà, ancora una volta, dalla questione ex Ilva, che a dieci anni dai sequestri degli impianti, non ha ancora trovato soluzione al nodo salute-lavoro. «È nostro dovere - ha sottolineato Roy Paci - tornare su quel palco che ha sempre lanciato messaggi importanti e farà da enzima per attirare processi sociali. La musica agirà da amplificatore a tante lotte e consentirà di accendere i riflettori su ingiustizie e tematiche scottanti. Ma ci saranno anche i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo, tra le categoria più penalizzate dai decreti sul Covid, che avranno tanto da dire».

Sono stati già contattati diversi artisti, ma non è ancora stato annunciato alcun nome. Anche quest'anno è previsto un contest per band emergenti. Quanto alle testimonianze dei vari movimenti, è attesa la presenza di attivisti No Tav, No Tap, Donne della Terra dei Fuochi, di movimenti giovanili con Fridays for future, del sindacalista ivoriano Aboubakar Soumahoro, della ricercatrice Stefania Barca. Per il comitato organizzatore Simona Fersini, Virginia Rondinelli e Giovanni Raimondi hanno spiegato che «l'Uno Maggio Libero e Pensante ha segnato il risveglio di una comunità che ha scelto di riappropriarsi del proprio territorio e dei propri diritti. Insieme parleremo di futuro, ambiente, giustizia climatica e giustizia sociale». 

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