Accusato di stupro, si dimette il produttore discografico Russell Simmons

Russell Simmons
Russell Simmons
di Giacomo Perra
Venerdì 1 Dicembre 2017, 10:33 - Ultimo agg. 2 Dicembre, 09:51
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Anche il mondo della musica americana è scosso da uno scandalo a luci rosse: Russell Simmons, fondatore della Def Jam, storica casa discografica legata al genere hip-hop, nonché Ceo della Rush Communications e fratello di Run dei Run-MDC, ha deciso di lasciare gli incarichi ricoperti in tutte le sue società a seguito di un’accusa di stupro.

L'aggressione sessuale contestata a Simmons, contro cui, qualche giorno fa, aveva puntato il dito pure l’ex modella Keri Claussen Khalighi, abusata, a suo dire, dal produttore musicale quando era minorenne, risalirebbe al 1991 e a subirla sarebbe stata l’attrice e sceneggiatrice Jenny Lumet, che ha raccontato il tutto all’Hollywood Reporter.

«Il ricordo di chi mi accusa è molto diverso dal mio», è stata la replica del tycoon, che, però, ha scelto ugualmente di scusarsi e di rassegnare le dimissioni in modo da far emergere una «nuova generazione di dirigenti che faranno progredire la cultura e la consapevolezza» circa il tema delle molestie e della violenza sulle donne.

Sessant’anni compiuti lo scorso ottobre, prima di finire coinvolto in questa ennesima bufera hot in salsa (vip) americana, Simmons aveva spesso fatto parlare di sé per il suo impegno sociale, un impegno che, qualche anno fa, l’aveva visto arruolare star del calibro di Beyoncé e Leonardo DiCaprio a sostegno di un progetto contro l’antisemitismo.
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