Adele come Maria Callas? Le cantanti sempre più vittime di body-shaming

Adele come Maria Callas? Le cantanti sempre più vittime di body-shaming
di Erminia Voccia
Venerdì 8 Maggio 2020, 15:33
3 Minuti di Lettura
«Hello, it's me», «Ciao, sono io», inizia così una delle più celebri canzoni di Adele. «Ciao, come stai? È tipico di me parlare di me stessa, scusami», continua la canzone. Eppure, Adele di se stessa ne ha sempre parlato il meno possibile. Poche, se non addirittura rare, le occasioni in cui ha messo in piazza la vita privata e le emozioni. Centellinate, invece, le foto sui social: il penultimo post di Adele su Instagram era del 23 dicembre 2019, dove già apparira molto più magra. I media internazionali, invece, hanno discusso e scritto del suo dimagrimento. Come se il corpo delle donne fosse un argomento riguardo cui tutti, più o meno, hanno il diritto di esprimersi. La cantante britannica avrebbe perso intorno ai 45 chili, un cambiamento sconvolgente per chi l'ha sempre amata ed era abituato a una certa sua immagine. 

Adele come Maria Callas? il paragone con la diva sfortunata e infelice viene quasi naturale e non si tratta solo del tratto marcato di eyeliner a cornice di uno sguardo magnetico. Come è già noto, tra il 1952 e il 1954 Maria Callas perse quasi 30 chili, passando da 92 a 64. In molti tra i fan pensarono che quel momento fosse l'inizo della fine. Per altri, invece, per esempio gli specialisti, la perdita di peso non ebbe alcun effetto sulle doti canore della Divina. Da donna grassoccia e poco aggraziata, la Callas era diventata un'icona di stile e di eleganza destinata ad essere immortale. Tante le leggende dietro quella trasformazione, tra cui anche quella che la cantante lirica avesse voluto ingoiare la larva di una tenia pur di dimagrire. Un altra: che la Callas abbia visto Audrey Hepburn in Vacanze Romane e abbia desiderato ardentemente di essere sottile come lei. La bellezza della Callas non fece che aumentare la potenza delle interpretazioni e la presenza scenica esaltava la maestosità della voce. Ma quella luce durò poco. La diva alternava performance magnifiche a momenti di buio. Neanche per Adele deve essere stato facile: la cantante ha ringraziato pubblicamente "gli angeli" che si sono presi cura di lei. Difficile immaginare che chi gestisce i suoi affari possa in qualche modo aver messo in pericolo le doti canore permettendo una perdita di peso così significativa. Facile invece credere possa esserci qualche motivazione diversa dalla purà vanita, per esempio la salute. Adele, quando aveva 23 anni, in un'intervista a People aveva detto: «Non ho mai voluto essere come le modelle sulle copertine delle riviste. Rappresento la maggioranza delle donne e ne sono orgogliosa». «Adele è un po' troppo grassottella, ma ha un viso bellissimo e una voce divina», aveva invece affermato Karl Lagerfeld.

Il fenomeno del body-shaming investe sempre di più le cantanti e in particolare quelle liriche. Di questo, forse, si dovrebbe parlare. Come del fatto che l'essere grasse sia un requisito per cantare bene. Nient'altro che un falso mito, insistono le artiste. Ma alcune di queste lamentano di essere scartate dagli impresari a causa dei chili di troppo. Kathryn Lewek, una soprano americana, ad agosto 2019 ha accusato i critici per essere stata vittima di body-shaming. Invece di concentrarsi sul suo ruolo di Euridice, la critica l'aveva definita "paffutella" e "tozza".
Che abbia ragione Kuba Shand-Baptiste che in un editoriale per l'Independent scrive: “La perdita di peso di Adele non è una vendetta e il tuo interesse per lei dice molto della tua fatphobia". A 32 anni Adele è dimagrita e il motivo saranno anche un po' affari suoi.
 






 
© RIPRODUZIONE RISERVATA