Parietti: «Il mondo della canzone al Concertone ha rispettato le regole. Una bella rivoluzione»

Alba Parietti
Alba Parietti
Sabato 2 Maggio 2020, 22:01
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«Le date del 25 aprile e del Primo maggio sono state penalizzate da una parte, ma hanno avuto la possibilità di avere lo stesso un grande significato, quello del rispetto. Le due feste sono state celebrate e la forma più grande di rivoluzione è stata quella di rispettare le regole. Ed è stato un bellissimo segnale: l’arte non si ferma, semplicemente riesce lo stesso ad essere veicolata per fortuna attraverso i mezzi di comunicazione». Lo dice  la showgirl e conduttrice Alba Parietti soffermandosi sul fatto che ieri il classico concertone del Primo Maggio è andato in scena in forma inedita, solo in tv su Rai3, con interventi dal vivo e video registrati a causa dell’emergenza sanitaria che non ha permesso la consueta esibizione dei cantanti dal palco di piazza San Giovanni a Roma.

Per la Parietti «gli artisti sanno vivere con rispetto questo momento buio perché riescono a dare lo stesso il loro contributo, e questo è una grande forza». Di fronte al coronavirus «la maggiore forma di rivoluzione è proprio l’obbedienza. Rispettare le regole vuol dire essere sostanzialmente dei rivoluzionari e avere la capacità di capire - prosegue la Parietti - dove io possa aiutare l’altro. Secondo me, in questo momento il fatto di essere di sinistra si fonde anche con l’essere cristiani, quindi essere totalmente dalla parte dell’altro. E per essere dalla parte dell’altro bisogna vivere con grande rispetto le regole. Cosa che ha fatto il mondo della canzone», conclude. 
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