Amadeus: «Orgoglioso per la vittoria dei Måneskin. Il mio orecchio allora funziona ancora»

Amadeus: «Orgoglioso per la vittoria dei Måneskin. Il mio orecchio allora funziona ancora»
Amadeus: «Orgoglioso per la vittoria dei Måneskin. Il mio orecchio allora funziona ancora»
di Rita Vecchio
Lunedì 24 Maggio 2021, 07:22 - Ultimo agg. 25 Maggio, 12:06
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«Dei grandi protagonisti». Amadeus, all’alba del giorno dopo la vittoria dei Måneskin all’Eurovision Song Contest, è ancora euforico. «Sono orgoglioso come se fossero figli miei - racconta al telefono mentre sta accompagnando suo figlio, quello vero, alla partita di calcio - Ho dormito pochissimo dalla felicità. Sono stati protagonisti come lo sarebbe stato l’anno scorso Diodato. L’Eurovision è la Champions League della musica. E loro dei grandi rappresentanti».

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Per i Måneskin una consacrazione. 
«Non sbagliano un colpo». 


Li ha sentiti?
«Sì.

Prima, per gli in bocca al lupo, e dopo per i complimenti». 

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Cosa significa per la musica italiana? 
«Di essere al passo con i tempi. Stessa cosa due anni fa con Mahmood (secondo all’Eurovision, ndr). Ma al di là dei nomi, la mia missione nei due Festival è stata guardare alla discografia e alla realtà». 


Un successo anche della Rai? 
«Da appassionato di calcio, credo nel gioco di squadra. Il successo è di tutti, quindi anche della Rai». 


Eppure c’era chi l’ha criticata. 
«Criticare fa parte del gioco. Pure se ti occupi della direzione artistica di Sanremo (sorride, ndr). Ma non mi sono fatto scalfire. Quando mi chiedevano “E questi chi sono?”, rispondevo senza esitazione che sarebbero diventati dei grandi, anche se Fulminacci, La Rappresentante di Lista, Coma_Cose e gli altri dei grandi lo erano già prima di Sanremo: bisognava solo metterli al centro della scena. I successi confermano che il mio orecchio musicale funziona ancora (ride, ndr)». 


E sulla censura del brano? 
«Eurovision ha delle regole. E vanno rispettate. A Sanremo non è stato mai posto un veto. Non mi pare abbia disturbato qualcuno». 


Sanremo, lo scudetto dell’Inter, Eurovision: l’anno più difficile per lei è diventato l’anno più bello? 
«La mia triplette l’ho vinta. Ho fatto bene a non ascoltare chi mi diceva che fare Sanremo 2021 fosse un capriccio». 


Ma non è che sabato ha vinto anche il Superenalotto da 156 milioni? 
«No, no. Non ho mai vinto nemmeno 5 euro con le scommesse (ride, ndr)»


A proposito: qual è la percentuale che conduca un Sanremo ter?
«Sempre la stessa: non ci sarà il ter». 


Allora punta già a presentare il prossimo Eurovision che ospiterà l’Italia? 
«Non ci ho pensato. Nel caso se ne parlerà più avanti con la Rai». 
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