«Sono a casa sola / provo a non mangiare / mi distraggo guardando un porno»: lo canta Billie Eilish nel testo di una delle canzoni del suo ultimo album, “Happier Than Ever”, “Male Fantasy”. Letteralmente: «Fantasie da maschi». La 19enne popstar statunitense – compirà 20 anni il 18 dicembre – ha spiegato il significato dei versi in una recente intervista concessa ai microfoni dell’Howard Stern Show su Sirius XM Radio, rivelando di aver iniziato a guardare porno addirittura all’età di 11 anni e di aver sviluppato negli anni una sorta di disturbo psicologico legato alla dipendenza, che avrebbe influito negativamente anche sui suoi primi rapporti sessuali. «All’inizio ero una sostenitrice, ne parlavo, pensavo di essere figa perché non avevo nessun problema in merito e anzi non ci vedevo niente di male», ha detto la cantautrice, prima di ammettere di essersi sentita in seguito «devastata psicologicamente» per aver visto troppi porno.
Billie Eilish: «Il porno è una vergogna»
«Penso che il porno sia una vergogna.
Nella stessa intervista Billie Eilish, candidata ai Grammy Awards 2022 con “Happier Than Ever” in 7 categorie (“Registrazione dell’anno”, “Album dell’anno”, “Canzone dell’anno”, “Miglior performance pop”, “Miglior album pop”, “Miglior video musicale” e “Miglior film musicale” con “Happier Than Ever: A Love Letter to Los Angeles”), ha svelato di aver contratto il Covid all’inizio dell’anno: «È stato brutto. Voglio dire, non sono morta e non stavo per morire, ma questo non toglie quanto sia stato orrendo. È stato terribile. Ho ancora effetti collaterali. Sono stata malata per quasi due mesi. Grazie al vaccino sto bene. Penso che se non fossi stata vaccinata sarei morta».