A 18 anni, 11 mesi e 26 giorni è diventato l'artista maschile più giovane ad aver vinto il Festival di Sanremo (meglio di lui, a livello generale, fece solo Gigliola Cinquetti: aveva 16 anni, 1 mese e 12 giorni quando nel 64 trionfò con Non ho l'età). Arrivato all'Ariston senza aver mai fatto un concerto in vita sua, si è mangiato il palco, rubando pure la scena al suo partner Mahmood, ex vincitore. Ha portato nel tempio della canzone italiana tutta la sua disinibizione e la sua libido, conquistando anche il pubblico adulto, con le Mammeskin che da giorni si scambiano sui social le sue foto: «Quello che canto in Brividi? Lo dedico a tutti», fa il piacione lui, che a Sanremo ha portato con sé la fidanzata Giulia.
Blanco, la rivelazione di Sanremo 2022
La rivelazione del Festival ha un nome: Blanco.
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Nei suoi pezzi c'è un disagio diverso, rispetto a quello dei trapper: niente palazzine, ma assenze e perdite. Come in Blu Celeste, scritta quando aveva 16 anni, in cui si rivolge a una persona che non c'è più e che chiama «il fratello che vorrei». Fenomeno nato in cameretta, nel 2020 ha incuriosito Fedez con Notti in bianco, prima del boom de La canzone nostra e Mi fai impazzire. Niente talent: «Non avrei mai permesso ad altri di scegliere per me». È riuscito ad imporsi anche sui suoi discografici, sfidando le mode con un album senza duetti: «Non cambio idea spiega lui Brividi resterà un singolo a sé». Piace a Celentano, che a Sanremo gli ha mandato messaggi per congratularsi. Dietro ai suoi successi c'è il produttore Michelangelo, vero nome Michele Zocca, 26 anni, che al Festival ha suonato il piano: «Brividi è nata da un accordo sbagliato. Ha acceso il microfono e abbiamo registrato». Una bella storia. Meno bella quella che circolava ieri sui social: Brividi somiglierebbe troppo ad Another Love di Tom Odell. Ennesima fake news?
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