Ascensore negato a un disabile, la rabbia di J-Ax: «Offro i miei avvocati per aiutarlo»

Bologna, condòmini negano ascensore a un disabile. La rabbia di J-Ax: «È bloccato a casa, offro i miei avvocati per aiutarlo»
Bologna, condòmini negano ascensore a un disabile. La rabbia di J-Ax: «È bloccato a casa, offro i miei avvocati per aiutarlo»
Sabato 25 Settembre 2021, 18:19 - Ultimo agg. 18:42
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Un ascensore «negato» da un vicino di casa a un anziano disabile bolognese che, senza, non può uscire di casa se non con un'ambulanza. «Queste cose in Italia, nel 2021, non possono succedere». È così che il rapper J-Ax ha raccolto e rilanciato sui suoi profili social un appello per Emo, 83enne, costretto su una carrozzella dopo un ictus e da 15 anni anni impossibilitato a uscire da solo dal suo appartamento di Borgo Panigale, al terzo piano di un edificio senza ascensore.

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Ascensore negato a disabile, la ricostruzione

Cuore della vicenda il diniego all'installazione di un sistema elevatore nella palazzina dove vive il disabile. Il superbonus 110% avrebbe finalmente permesso di installare a costo zero una piattaforma elevatrice e la decisione risultava già stata approvata qualche mese fa. Tuttavia l'iter si è interrotto bruscamente a fine luglio, quando uno dei condòmini ha impugnato la delibera, adducendo possibili conseguenze strutturali all'edificio, nonostante i pareri favorevoli di più di un ingegnere. È così che la figlia dell'anziano, Elisa, comincia la sua battaglia per permettere al padre una qualità di vita dignitosa. La donna si è rivolta in questi mesi all'associazione Confabitare, che le ha dato assistenza e che nei prossimi giorni incontrerà il condominio, e poi agli organi di informazione locali. Elisa sperava in un ripensamento e in un gesto di umanità da parte del vicino di casa. Il timore è che i tempi di una mediazione e poi di una ipotetica causa facciano scadere i termini per accedere al bonus, circostanza che inciderebbe notevolmente a livello economico e che potrebbe fare cambiare idea anche ad altri condomini. «Immaginate cosa significhi stare chiusi in casa per 15 anni - spiega la figlia - con la possibilità di uscire solo per visite mediche quando ti vengono a prendere con l'ambulanza».

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J-Ax, l'appello su Instagram

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A sollevare attenzione sulla vicenda anche il noto rapper. J-Ax in un video sui social esprime il suo sconcerto e la sua rabbia per una vicenda delicata come questa e annuncia di essere disposto a farsi carico delle spese legali per aiutare il signor Emo. «Ehi sindaco di Bologna ci sei?» chiede nel video, provocatoriamente, per sollecitare anche le autorità locali a sostenere la causa dell'anziano disabile. «Io offro i miei avvocati per aiutare Emo e la sua famiglia e voi, per favore, condividete più che potete questo video - dice J-Ax - Fatelo arrivare a più persone possibile, questa storia non può rimanere nell'ombra». «Ô stato un gesto incredibile quello di J-Ax, lo ringraziamo di cuore - ha commentato Elisa - ma i miei genitori vogliono cercare di farcela da soli. Non vogliamo speculare su questa vicenda, c'è questa occasione di realizzare l'ascensore con il Superbonus e vogliamo solo portare avanti la battaglia per riuscire a installarlo». La figlia puntualizza che nell'edificio dove abitano i genitori c'è un solo condomino che si oppone con fermezza al progetto: «Se non gli preme il lato umano della vicenda vorrei evidenziare che un ascensore aumenta anche il valore degli immobili».

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