Red Bull soundclash, gratis con il Mattino al duello a colpi di rap tra Frah Quintale e Carl Brave

Frah Quintale e Carl Brave
Frah Quintale e Carl Brave
di Giulio Di Donna
Martedì 24 Settembre 2019, 11:48 - Ultimo agg. 25 Settembre, 00:14
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È un vero duello, anzi più di un duello, una sfida a due quello che, in esclusiva nazionale, «Red Bull soundclash» ha convocato per il 23 novembre a Napoli, al Palapartenope, quando si sfideranno Frah Quintale e Carl Brave, due big dell’it pop svezzato a colpi di rap.

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Volete saperne di più sul'evento? Sentiamo uno dei due protagonisti. 

Frah Quintale, bresciano classe ’89: che «scontro» sarà?
«Si tratterà di una sfida, ovvero una cosa simile alle battle di freestyle che si fanno nel circuito hip hop. Sarà un poco come tornare alle mie radici».

Una sfida in cinque round.
«Certo: nel “warm up” ognuno di noi canterà tre brani propri per scaldare il pubblico; pi ci sarà una cover; un «takeover” (io inizio un mio pezzo, Carl Brave interviene e lo fa suo, e viceversa); il “soundclash” vero e proprio (ognuno rilegge tre pezzi suoi in tre stili differenti); la “wildcard” con l’ospite a sorpresa».

Poi si proclama il vincitore e...
«Ci divertiamo insieme sul palco».

Con Coez e Carl Brave avete rielaborato il rap trasformandolo in street pop.
«Utilizziamo la stessa matrice musicale ma cambiano i contenuti. L’hip hop ha degli stilemi che si ripetono e i testi si evolvono con l’evoluzione del sound, mentre noi raccontiamo di più la vita quotidiana, esperienze comuni più che la vita di strada, arrivando così a tutti. Il rap flirta con la forma canzone classica e arriva più facilmente».

Ha già deciso la strategia del suo «Soundclash»? E gli ospiti?
«I “guest” resteranno segreti fino al momento del concerto. Anche tra me e Carl Brave manteniamo il riserbo. Sarà una scoperta per entrambi. Io avrò la mia band e lui la sua, saremo posizionati su due palchi e il pubblico sarà posizionato in mezzo pronto a giudicarci con la formula del “make noise”: per farci vincere dovranno far molto rumore, casino».

La Red Bull ha scelto Napoli per questa sua unica tappa. Sembra che tutti vogliono un pezzettino di città: nei video, nei testi, nell’urban culture… Da città da evitare a città da frequentare.
«Solo un anno e mezzo fa sono stato per la prima volta a Napoli per un concerto e me ne sono innamorato, mi ricorda Barcellona. Sono fan di Troisi, di James Senese, di Pino Daniele dei Co’San con cui sono cresciuto... Ma anche dei Nu Guinea, vorrei collaborare con loro, mi piace il loro sound dal gusto retrò».
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