«Citazioni ed altri delitti», il disco dei salernitani Malaparte per omaggiare il passato

lavoro pieno di chitarre elettriche
lavoro pieno di chitarre elettriche
di Luca Visconti
Martedì 8 Gennaio 2019, 19:56
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Disponibile su tutte le piattaforme “Citazioni ed altri delitti”, il terzo album dei Malaparte, band hard-rock dalle decise influenze di matrice “alternative” americana. I dodici brani del disco, registrati presso Studio XXXV di Cava de’Tirreni, sviluppano un percorso autobiografico dei cinque rocker attraverso le loro passioni, con chiari ed ovvi riferimenti alla cultura pop, metal e rock degli anni ’80 e ’90. Non a caso la copertina del disco riprende inequivocabilmente le strisce infuocate che lascia la mitica Delorean nel famigerato “Ritorno al futuro”. Nostalgici di un tempo che non c’è più, la band omaggia il film, con le sue infinite e notevoli derivazioni musicali, colonna portante di un’intera generazione.

I cinque rocker Carmine Ricciardi (voce e chitarra), Giuseppe Diego Nocito (basso), Pasquale Tomasetta (batteria e percussioni), Carmine De Vita (keyboard, seaboard and backing vocals), Raffaele Maffei (chitarra ritmica e cori), lanciano un altro incredibile progetto pronto per riemergere di nuovo nel panorama underground delle band rock del nostro stivale.

Un sound che spinge ed osa, quello dell’ultimo album dei Malaparte, che spesso sfocia in toni cupi e pesanti. Ma, allo  stesso tempo, è un rock energico che strizza l’occhio al post grunge americano e a tutte le sue incredibili inquietudini e distorsioni. Variano, inoltre, le tematiche e, oltre a chiari e palesi riferimenti ai Foo Fighters, emerge un’atmosfera scura e misteriosamente tetra.
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