Concerti annullati, Codacons annuncia class action: «No al voucher come rimborso»

Concerti annullati, Codacons annuncia class action: «No al voucher come rimborso»
Concerti annullati, Codacons annuncia class action: «No al voucher come rimborso»
Venerdì 22 Maggio 2020, 20:04
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Il voucher non serve, gli utenti devo vedersi restituire subito quanto hanno pagato per eventi e concerti annullati e il Ministro della cultura, Dario Franceschini, si deve dimettere. A chiederlo è il Codacons che sta ricevendo le richieste di aiuto di migliaia di spettatori che si sono visti cancellare concerti e altri spettacoli previsti per i prossimi giorni e ha annunciato un ricorso alla Commissione Europea. «In questo momento i diritti dei consumatori sono calpestati sia dal Governo, che col Decreto rilancio ha introdotto la misura dei voucher come forma di rimborso di eventi annullati, sia dagli organizzatori degli spettacoli, che pur consapevoli che i concerti di alcuni artisti non saranno più replicati, rifiutano di restituire quanto pagato dagli spettatori, concedendo solo buoni da spendere per altri spettacoli – spiega il presidente Carlo Rienzi – Un po’ come se un consumatore acquistasse un'automobile e al suo posto gli venisse concesso un buono per acquistare una barca, nonostante l’acquirente non sappia nuotare o non ami il mare.
Di fronte a tale situazione il Ministro della Cultura Franceschini farebbe bene a dimettersi
».

Un vero e proprio sopruso contro cui il Codacons lancia una doppia iniziativa legale: un esposto alla Commissione Europea affinché apra una procedura di infrazione contro l’Italia per aver introdotto l’illegale strumento del voucher come unica forma di rimborso, e una azione collettiva contro gli organizzatori di eventi da parte degli spettatori che hanno acquistato i biglietti per spettacoli annullati, e che da oggi possono scaricare sul sito Codacons il modulo di diffida da inviare (anche ai rivenditori dei biglietti) per ottenere il rimborso in denaro. Il Codacons offre inoltre informazioni e assistenza nella compilazione della diffida al numero 89349966, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 14 alle ore 17.
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