Concerto nel Parco, ambientalisti contro Gianna Nannini: «La musica disturba gli animali»

Concerto nel Parco, ambientalisti contro Gianna Nannini: «La musica disturba gli animali»
Concerto nel Parco, ambientalisti contro Gianna Nannini: «La musica disturba gli animali»
di Teodora Poeta
Sabato 10 Luglio 2021, 08:55 - Ultimo agg. 20:45
4 Minuti di Lettura

Ambientalisti contro il concerto di Gianna Nannini organizzato nel cuore del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga per un pubblico selezionato - si parla di mille spettatori - amante della natura. E non solo. Quando mancano poco più di due settimane al tanto attesto evento, in programma nel cartellone “Abruzzo dal vivo” il 25 luglio a Piano Roseto di Crognaleto, in provincia di Teramo, si scopre che anche l’Ente Parco avrebbe negato agli organizzatori la valutazione di incidenza ambientale (Vinca).


A sollevare la polemica, ieri, sono state 11 associazioni ambientaliste - Wwf Abruzzo, Salviamo l’Orso, Italia Nostra, Touring Club Italiano, Comitato Salviamo il Parco Sirente Velino, Mountain Wilderness Abruzzo, Cai, Lipu, Altura Abruzzo, Appennino Ecosistema, Dalla Parte dell’Orso - che hanno criticato la scelta di far esibire la Nannini in un’area protetta. In serata è trapelato il parere sfavorevole per la Vinca, il che significa che non ci sarebbe la certezza riguardo all’assenza di incidenza negativa sul sito dove dovrà svolgersi il concerto, che rientra nella rete dei siti Natura 2000.

Eppure, così come preannunciato, non ci sarà nessuna rock band per la Nannini, né palcoscenico con luci o transenne per separarla dal pubblico. Per le 11 associazioni ambientaliste «proporre concerti in aree naturali protette non è la strada giusta per valorizzare quei territori».


Critica che arriva a evento già organizzato e pubblicizzato, con circa 100 biglietti già venduti. Il giorno del concerto a Piano Roseto non sono previsti posti a sedere, ma, così come un anno fa per Stefano Bollani a Campotosto, gli spettatori devono portarsi una stuoia e una torcia e fare una lunga camminata dal parcheggio per arrivare a destinazione. In accordo con lo staff della Nannini, non ci sarà neanche un palcoscenico, ma solo una pedana sulla quale, a poca distanza dai fans, la cantante si esibirà live accompagnata al pianoforte. Adesso, però, è tutto rimesso in discussione. «Si tratta di una formula di concerto che viene praticata in tutto il mondo proprio per proteggere i luoghi della natura senza disturbare l’ecosistema, ma in armonia con l’ambiente, questo perché – spiegano dall’organizzazione di “Abruzzo dal vivo” – dobbiamo cambiare la qualità della fruizione artistica».

Ma le associazioni non ci stanno. «L’area – ribattono 11 associazioni - è interessata da una zona di protezione e conservazione speciali che rientrano nella Rete natura 2000 attraverso la quale l’Unione Europea tutela le specie e gli habitat, ossia la biodiversità del nostro continente. In tempi recenti nel sito dove dovrebbe svolgersi il concerto di Gianna Nannini è stato avvistato l’orso bruno marsicano che, dopo 450 anni, sta faticosamente tornando sui Monti della Laga e sul Gran Sasso. Costante è anche la presenza del lupo che proprio qui ha una cucciolata recentemente oggetto di videoriprese». Per Filomena Ricci, delegato regionale Wwf Abruzzo, «non tutto si può fare dappertutto». L’obiettivo è trovare un’area che sia più vicina ai paesi del Parco e meno impattante. «Perché all’interno del Parco si possono fare questi eventi, ma non nei luoghi protetti come quello scelto dove ci sono emergenze naturalistiche».
«È comprensibile che vi sia la voglia di far riprendere le attività, di accogliere nuovi turisti, di creare occasioni di incontro, ma nel farlo non si può prescindere dalle valenze dei luoghi, dalle loro caratteristiche naturali, dal grado di tutela che, attraverso strumenti di pianificazione che tutti (ad iniziare dai Comuni) hanno contribuito a formare, si è giustamente voluto garantire a queste montagne», si legge nel comunicato congiunto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA