Discoteche chiuse, Gabry Ponte: «Avete fatto i c...oni, ce lo meritiamo»

Discoteche chiuse, Gabry Ponte: «Avete fatto i c...oni, ce lo meritiamo»
Discoteche chiuse, Gabry Ponte: «Avete fatto i c...oni, ce lo meritiamo»
Martedì 18 Agosto 2020, 20:44 - Ultimo agg. 23:40
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Una voce fuori dal coro, piuttosto autorevole, dal mondo della dance in merito alla chiusura delle discoteche per fronteggiare la diffusione dei nuovi focolai nei locali notturni di tutta Italia. Se i gestori attaccano il Governo, uno dei dj italiani più apprezzati in tutto il mondo, Gabry Ponte, fa un parziale mea culpa: «Ce lo meritiamo». 



«Avete fatto i c...oni e questo è il risultato. Giusto così. Ce lo meritiamo!» - il post su Instagram del dj torinese, ex Eiffel 65 - «Usare il buonsenso era troppo difficile, eh?». Gabry Ponte, con il suo sfogo e la sua accusa social, ha scatenato reazioni piuttosto contrastanti. Il duo dei Marnik, infatti, appoggia il dj: «Le colpe sono di tutti, sia dei gestori che dei clienti». La top model Elisa D'Ospina, invece, si limita a postare un applauso virtuale in risposta al post di Gabry Ponte.

C'è però chi non ci sta e rifiuta le accuse nei confronti dei gestori e soprattutto del pubblico delle discoteche. Un utente infatti attacca così Gabry Ponte, invitandolo a limitarsi al proprio campo, quello musicale: «Perché non ti limiti a suonare? Che lì più o meno sei bravo». La risposta, anche abbastanza diretta, del dj torinese non si è fatta attendere: «Perché non ti limiti a dare un'opinione intelligente visto che si tratta di un argomento serio? Sempre che tu ne abbia una...».

C'è poi chi fa il parallelo tra le discoteche chiuse e i porti aperti, ed in questo caso Gabry Ponte replica così: «Io constato quello che vedo con i miei occhi e comunque c'è una piccola differenza: i centri di accoglienza sono un luogo che dà ospitalità a chi non ha una casa, non a chi va a sbocciare». Ad ogni modo, Gabry Ponte interviene anche per rispondere a chi sostiene che le discoteche non avrebbero mai dovuto essere riaperte per tutta l'estate: «In Italia ci sono centinaia di migliaia di persone che lavorano nelle discoteche, e molte hanno famiglia. Dillo a loro che devono stare a casa senza guadagnare perché qualcuno in Salento ha troppo caldo... Secondo me è più giusto che chi decide di andare a divertirsi faccia un piccolo sacrificio nel rispetto di tutti.

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