Elisabetta, un pianoforte molto Serio

Elisabetta Serio al pianoforte
Elisabetta Serio al pianoforte
di Federico Vacalebre
Mercoledì 22 Gennaio 2014, 13:23 - Ultimo agg. 15:39
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Elisabetta Serio non soltanto l’ottima pianista vista la prima volta al fianco di Gennaro Cosmo Parlato e poi seguita sino all’approdo nel gruppo di Pino Daniele, con cui stata anche tra i protagonisti dei sei recenti concertoni al Palapartenope. Ma anche un’interessante compositrice, dallo stile estremamente melodico e cantabile, moderatamente ballabile. Diplomatasi al conservatorio di Benevento, a suo agio sul fronte del jazz come del neapolitan power, la Serio si è tolta lo sfizio di mettere su vinile le sue divagazioni pianiste con «April», lp prodotto e distribuito dalla Goden Note Dj di Firenze. La scelta del formato antico, ma c’è anche il cd, guarda a tempi in cui la musica durava più a lungo, non era consumata come un qualsiasi fast food, ma colonna sonora generazionale, richiesta di un altro mondo - interiore almeno - possibile.

Accompagnata solo da Giacomo Pedicini al contrabbasso e da Leonardo De Lorenzo alla batteria, Elisabetta ipotizza una revisione in chiave mediterranea dell’arte del trio. Il suo lirismo è diretto, persino sfacciato, non ha bisogno di orpelli. Al fianco di Rino Zurzolo, Tullio De Piscopo, Noa e Z Star ha sviluppato una voce che si va facendo originale: l’iniziale «Artie» è un intrigante tre quarti, il tema di «Fil rouge» conferma la predilezione della musicista per atmosfere positive, come anche «Il cielo sotto di me» e la conclusiva «April», che non a caso presta il titolo al disco, scegliendo il mese preludio della stagione calda, il momento dell’addio al buio/freddo dell’inverno. L’ep raccoglie registrazioni effettuate in occasione del Premio Lucca Jazz Donna ed anticipa l’album «Niente di Serio»: un po’ di ironia non guasta mai.

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