Francesco De Gregori che canta Bob Dylan poteva mai lasciare indifferenti? Affollato l’abbraccio al cantautore romano che alla libreria Feltrinelli di piazza dei Martiri ha presentato il suo ultimo album «Amore e Furto», in cui rende omaggio a «sua maestà» il menestrello americano con la traduzione «quasi certosina» di 11 testi. Locale stracolmo, quattro generazioni fianco a fianco: la signora Emilia, 81 anni e una vita legata alla musica, e poi Marco, appena 8, insieme alla sorella Francesca di 15. A portarli qui papà Dino e mamma Giada perché «De Gregori è un “amore di famiglia”. Lo abbiamo sempre seguito, l’ultimo concerto è stato a settembre ad Arezzo, tutti insieme».
Il nuovo album incuriosisce tutti, e piace.
De Gregori confida di essersi divertito molto, «senza ansia da prestazione. Se il suono finale non mi convinceva, lo mettevo da parte». E porge il fianco a qualsiasi critica. Arrangiamenti inclusi: «Ho provato a tenermi vicino». Intanto il cd è primo in classifica in Italia. «Raro per Bob, sarà contento» sorride il cantautore romano che la musica dylaniana lo ha sempre «illuminato».