George Michael, media inglesi: «Morto da solo per overdose di eroina»

George Michael
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Martedì 27 Dicembre 2016, 10:30 - Ultimo agg. 28 Dicembre, 09:42
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George Michael è morto da solo, forse per una overdose, e a trovarlo nel suo letto è stato il suo compagno, Fadi Fawaz. Proprio lui, definito come un parrucchiere delle celebrità, ha raccontato al Daily Telegraph come si è consumata la tragedia che ha scioccato la famiglia della popstar, i suoi amici e i milioni di fan in tutto il mondo che continuano a ricordarlo coi post sui social media, le dediche alle radio e i 'pellegrinaggi' di fronte alle abitazioni del musicista, a Londra e nella campagna inglese dell'Oxfordshire.
 

 

Lì George si è spento il giorno di Natale a 53 anni, probabilmente per un arresto cardiaco dopo aver assunto sostanze stupefacenti, come potrebbe confermare l'autopsia. «Ero arrivato lì per svegliarlo - ha raccontato Fawaz - l'ho trovato che era già morto, disteso serenamente nel suo letto». Secondo il compagno della star negli ultimi tempi le cose non andavano bene ma George non vedeva l'ora di festeggiare il Natale e i due avrebbero dovuto pranzare insieme. «Ora è tutto rovinato - ha affermato ancora Fawaz - voglio che la gente lo ricordi com'era, una persona magnifica».

Un'altra fonte ha rivelato, sempre al Telegraph, dei problemi anche recenti che il cantante aveva con la droga: aveva cercato di combattere una dipendenza da eroina e sarebbe stato curato in ospedale per una overdose. «Faceva uso di eroina - ha detto la fonte - ed è straordinario che sia riuscito a resistere fino a qui». In passato la popstar aveva avuto altre dipendenze, dalla marijuana e dal crack.

Dalle ultime fotografie Michael era emerso molto ingrassato, affaticato e cercava di farsi vedere in pubblico il meno possibile. Mentre continuano le processioni dei fan per lasciare un fiore davanti alle case della popstar, tanti testimoni descrivono la sua straordinaria generosità, rimasta in molti casi segreta sino ad oggi. Dalle persone comuni alle grandi organizzazioni di volontariato, negli anni il musicista ha donato milioni di sterline.

Esther Rantzen, la fondatrice di Childline, una sorta di telefono azzurro britannico, ha rivelato che il cantante ha dato all'associazione le royalties della hit 'Jesus To A Child' del 1996. «Negli anni ci sono così arrivati milioni», ha aggiunto, annunciando che l'organizzazione già pensa per l'anno prossimo a un concerto di tributo a Michael. Secondo i media del Regno, l'ex Wham ha mostrato la sua benevolenza in molti altri modi, anche aiutando casualmente diverse persone, come una coppia vista in televisione che aveva bisogno di 15 mila sterline per pagare un programma di fertilizzazione assistita.

Siamo «veramente colpiti dall'incredibile manifestazione d'amore dei fan» per George Michael. È quanto si legge in una nota a nome della famiglia e degli amici della popstar scomparsa a 53 anni in cui si ringraziano i tanti che in queste ore hanno lasciato il loro tributo di persona o su internet per ricordare il cantante. Nel documento si fa riferimento alle tante belle parole dette per Michael, oltre al fatto che le sue canzoni vengono diffuse dalle radio in tutto il mondo, e si ribadisce inoltre, come già aveva affermato la polizia in precedenza, che la morte del musicista non è avvenuta in circostanze sospette.

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