“Gianni Togni: Live” è il primo album dal vivo del cantautore romano con 17 brani che ripercorrono i suoi quarant’anni di carriera, dalle canzoni d’amore ai grandi successi, registrate durante i suoi ultimi concerti, in particolare quello del 14 maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Con lui sul palco Luca Trolli alla batteria, Marco Siniscalco al basso, Massimiliano Rosati e Giovanni Di Caprio alle chitarre e Aidan Zammit alle tastiere.
Un album che racchiude un percorso intero.
«I miei dischi non si assomigliano: cerco di essere sempre diverso sia negli arrangiamenti sia nei testi.
Cosa significa per lei?
«Volevo celebrare i miei primi 40 anni di musica con tour di concerti, per ringraziare e abbracciare gli amici che mi hanno seguito nel tempo. Non pensavo che le date di Roma e Milano sarebbero state sold-out, così, vedendo la grande partecipazione del pubblico, ho deciso di trasformare questi live in qualcosa che rimanesse nel tempo». oltre che come concerto disco doppo lp e anche in digitale
Cosa le aspetta adesso?
«Ho interrotto il tour, perché sto lavorando al nuovo album. L’ho registrato insieme ai miei musicisti in analogico. Credo ci sia un enorme differenza tra la registrazione digitale e quella su nastro. Ci vogliono più tempo e più soldi per realizzarla, ma la qualità del suono ripaga gli sforzi. Dobbiamo passare al missaggio e sarà pronto. Il concept del disco sarà totalmente diverso da quello precedente, ispirato dal rock che ho amato, partendo dai Beatles. Qui porto il mio passato musicale e lo attualizzo facendo riferimento anche alla musica indie inglese di questi anni. Con l’album live siamo primi su Itunes, non me l’aspettavo e stiamo ristampando le copie del vinile, finite già in prevendita. Poi mi concentrerò sul nuovo album, che probabilmente uscirà tra la primavera e l’autunno prossimi».