Gigi D'Alessio, nuovo album trap: «Mi reinvento tra Mario Merola e i trapper»

Gigi D'Alessio, nuovo album trap: «Mi reinvento tra Mario Merola e i trapper»
di Federico Vacalebre
Giovedì 17 Giugno 2021, 13:00 - Ultimo agg. 13:06
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L'operazione «doveva concludersi al San Paolo, quando l'abbiamo pensata lo stadio si chiamava ancora così, ma la pandemia l'ha rimandata, costringendoci ad un terzo tempo: appuntamento il 18 giugno 2022, sul prato ora intitolato al divo Maradona», spiega Gigi D'Alessio. Il primo tempo, «Buongiorno», album del suo primo incontro con la trap generation, risale al 2020, il secondo esce domani, è «Buongiorno special edition 2021», che contiene il primo cd e raddoppia la posta («ma al prezzo di un singolo disco, non si mettono le mani in tasca ai fan»), con altre 12 canzoni, tra cui quattro inediti e tanti nuovi «featuring», sempre schierati sul fronte del mucchio selvaggio dell'hip hop newpolitano. 

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«Guagliune», con Enzo Dong, Ivan Granatino, Lele Blade e Samurai Jay, l'hai presentata a Sanremo. Ora hai lanciato il nuovo singolo, «Assaje». Ma il disco continua a rileggere il tuo primo periodo, quello neomelodico, Gigi. Ci sono «'Na canzone nova» con Geolier, «O posto d'Annare'» con Lele Blade, «Meza bucia» con Coco, «30 canzone» con Bl4ir, «Anna se sposa» con Ivan Granatino, «Sconfitta d'amore» con Hal Qartièr. È come aver rivisto un'intera stagione della tua vita.
«È come aver riscritto il film della mia carriera con l'energia di questi scugnizzi.

Come rivedere nel loro entusiasmo e nelle loro paure i miei primi passi. Geolier dice: Tanto quando arrivi tu con il ritornello non ce n'è per nessuno. Ed ha ragione, quei ritornelli restano, però il resto lo rifondano loro, lo rinnovano loro, con i loro flow, vedi che inizio a parlare pure io lo slang del genere».

Ma se D'Alessio avesse vent'anni oggi riscriverebbe la saga di «Annare'» a ritmo rap?
«D'Alessio è cresciuto con Merola, Carosone e Chopin. E di anni ne ha 54, ma questi ritmi, queste rime non mi sono aliene: per il dialetto, per l'immediatezza di storie che non hanno la puzza sotto il naso, per la capacità di raccontare i guagliuncelli e le guagliuncelle di Napoli e, quindi, dell'Italia intera».

Hai citato Merola. L'album si chiude con «Cient'anne» in versione reloaded.
«Ho isolato la voce di Mario dal master originale e ho ridato al brano un sapore moderno, capace di esaltare ancora di più il tono antico di quell'ugola veracissima, del re zappatore, del signore della sceneggiata. Quella fu la prima canzone che ho inciso, il mio primo singolo, ottenuto con un piccolo inganno al re della sceneggiata, di cui ero il pianista. Gli feci ascoltare il pezzo, lo registrai con il suo contributo parlandogli di un provino, poi, appena usciti dalla sala, feci una cinquantina di copie su cassetta e le distribuii in tutte le radio che trasmettevano la canzone. Dopo un'ora la suonavano tutte. Mario mi chiamò: Guaglio' che hai fatto?, tuonò spaventandomi, ma poi aggiunse: Hai fatto bene!. Gigi D'Alessio iniziava così la sua carriera».

E così tieni insieme Merola e Geolier passando per «30 canzoni» e il racconto di quei giorni neomelò.
«Riregistrare Cient'anne con il canto di Mario in cuffia non è stato facile, mi è venuto un groppo in gola. Io quelle canzoni le porto tatuate sulla pelle e nel cuore, ricordo dove/come/quando sono nate. Ricordo l'ansia per il primo concerto, in un teatro di Secondigliano, e poi, passata quella, la voglia di fare di più: il Palapartenope. E poi di più: Roma. E poi di più: Milano. E poi di più: il San Paolo. E poi di più: Sanremo. E poi di più: il Radio City Music Hall di New York, l'Olympia di Parigi...».

E poi di più: dove miri oggi?
«Oggi al San Paolo 2022. Un doppio tempo, una doppia Napoli, una doppia lettura delle mie canzoni. Intanto, però, mi riprendo il palco, ritrovo il pubblico, me ne giro con il solo pianoforte per i concerti di un tour Mani e voce, che partirà il 9 luglio dalla cavea dell'auditorium di Roma, per passare al Belvedere di San Leucio il 27».

Ma cosa ci trovi, in fondo, in questa trap?
«Quello che trovavo nella musica latina urban quando ho scritto Come suena el corazon e Mon amour prima della moda reggaeton. Quello che Baby K. trova nella canzone neomelodica: melodia, ritmi e storie d'amore. Quello che serve a una canzone».

Nel libretto di «Buongiorno special edition», intanto, spunta, tra i ringraziamenti, il nome di Denise Esposito, ventiseienne napoletana e sua nuova fiamma, non nascosta, non ostentata dopo gli anni di gossip obbligatorio al fianco di Anna Tatangelo. 

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