Gilmour, 45 anni dopo
​ciak per «Return to Pompeii»

Gilmour, 45 anni dopo ciak per «Return to Pompeii»
di Susy Malafronte
Mercoledì 6 Luglio 2016, 19:15
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Sarà «#ReturntoPompeii» il titolo del docufilm-concerto che David Gilmour, questa volta da solo, senza gli altri Pink Floyd, girerà nell'Anfiteatro a distanza di 45 anni. Dopo l'anteprima mondiale nelle sale cinematografiche, il dvd del ritorno a Pompei di Gimour, sarà distribuito il tutto il mondo, con l'inevitabile cd live. La troupe del chitarrista è già impegnata da ieri a girare le scene del pre-concerto di domani e sabato nell'arena della città archeologica.
Alle 17 di oggi pomeriggio, intanto, il chitarrista dovrebbe recarsi a Palazzo de Fusco, il municipio, per ritirare la cittadinanza onoraria di Pompei che l'intero consiglio comunale ha deliberato lo scorso lunedì.

Ad attenderlo, emozionato e felice, ci sarà Adrian Maben, il regista del «Live at Pompeii» girato nel 1971, proprio nell'Anfiteatro del sito archeologico. Da allora i due, ora entrambi cittadini onorari della città degli scavi, non si erano più incontrati. La cerimonia dovrebbe articolarsi in due tempi: la consegna nell'aula consiliare della pergamena con le motivazioni della cittadinanza onoraria e il dono di un quadro di Rosario Lamberti, intitolato «David», nel salone di rappresentanza. Il dipinto dell'artista pompeiano raffigura in primo piano il «David» di Michelangelo con un rosso pompeiano ruggine, e sullo sfondo il Vesuvio e gli scavi. Gilmour potrebbe contraccambiare donando al «suo» sindaco Ferdinando Uliano una foto autografata. Gli ospiti della cerimonia blindatissima sono stati selezionati e approvati dallo staff della star internazionale. Il municipio sarà blindato e le guardie del corpo hanno l'ordine di non far avvicinare nessuno. Ma La notizia che la star inglese, domani pomeriggio, sarà al Comune si è già diffusa a macchia d'olio: i fans dei Pink Floyd, che non potranno assistere al concerto, si dovranno accontentare di vedere il loro idolo arrivare a Palazzo de Fusco. Alla stampa è stato concesso di presenziare all'evento, ma Gilmour non dovrebbe concedere interviste.

Dopo la cerimonia, o comunque nel pomeriggio, l'ex Pink Floyd farà il suo primo sopralluogo nell'Anfiteatro per dare l'ok agli allestimenti e alle luci che renderanno magiche le due tappe del concerto sotto le stelle delle antiche vestigia. Le gallerie dell'arena romana saranno la sua tappa successiva. In quei luogi magici, riaperti in esclusiva mondiale dopo duemila anni, è allestita la mostra fotografica che ha per protagonista Gilmour e la band britannica nell'Anfiteatro nel 1971. Ai suoi più stretti collaboratori, David, ha confidato di essere emozionato nel ritornare a suonare nell'Anfiteatro e di rivedere gli scatti che lo hanno immortalato in un momento importante della sua carriera.
Ieri, intanto, il musicista di «Rattle that lock» si è concesso un po' di relax a Ravello per arrivare in serata a Napoli, dove alloggia. Ma i bene informati dicono che la notte che separa le date dei due concerti, il chitarrista, potrebbe trascorrerla a Pompei in un albergo di fronte all'Anfiteatro. L'indiscrezione potrebbe essere verosimile visto che David Gilmour ha espresso il desiderio di «passeggiare nell'Anfiteatro all'alba». Con lui ci sarà la moglie Polly Samson, autrice di liriche per lui e la sua ex band, oltre che scrittrice (è appena uscito in Italia il suo romanzo «La gentilezza», edito da Unorosso): «La nostra collaborazione nacque per caso», racconta lei, «David mi fece uno scherzo: eravamo fidanzati e io ero a letto per una brutta influenza. In quel periodo lui stava componendo i suoi brani e, quando tornava a casa, annotava le frasi che gli suggerivo per le sue canzoni. Ero febbricitante e mi feci promettere che non avrebbe mai rivelato che ero io l'autrice: non volevo diventare la Yoko Ono dei Pink Floyd. Anche se non sarebbe affatto male essere come lei».