Giorgia si racconta a Verissimo: «Ho perso due bimbi e non credevo che sarei diventata mamma»

Giorgia si racconta a Verissimo: «Ho perso due bimbi e non credevo che sarei diventata mamma»
Giorgia si racconta a Verissimo: «Ho perso due bimbi e non credevo che sarei diventata mamma»
di Silvia Natella
Sabato 2 Marzo 2019, 18:46 - Ultimo agg. 20:33
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«Da bambina cantavo di nascosto». Giorgia era una bambina timidissima e non voleva cantare davanti al papà musicista perché non si sentiva all'altezza. Oggi è tra le voci italiane più belle. Ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, racconta tutta la sua vita. Un carattere schivo, ma con la voglia di cambiare e di sperimentare. Una personalità che l'ha aiutata a superare il dolore per la morte del compagno Alex Baroni 17 anni fa.

Da quella perdita è arrivata la forza per andare avanti e combattere. Nel salotto di canale 5 ricorda anche l'amico Pino Daniele: «Mi manca moltissimo la sua musica, ma soprattutto il nostro scambio umano. Io ho avuto un grande privilegio nello stargli accanto. Ci parlo ogni tanto, gli rivolgo delle frasi e spero che in qualche modo il mio pensiero arrivi. Certi legami d'anima non finiscono perché una persona manca fisicamente».

Su Baroni, morto nel 2002 in un incidente in moto, racconta: «È stato importante della musica e la sua morte per me è stata una voragine, una cosa troppo violenta. Non avevamo finito di dirci le cose. E ho imparato che non bisogna lasciare le cose in sospeso. Uno deve imparare che le cose vanno vissute nel momento in cui ci sono. La sera prima di morire mi aveva lasciato un messaggio sul telefono al quale non avevo risposto perché non ho fatto in tempo. Questo messaggio l’ho conservato, poi mi si è cancellato… credo sia stato un segno». Ci vuole tempo per tirarsi un po' su. 

Giorgia è legata a un ballerino più giovane di lei di otto anni, dal quale ha avuto un figlio. Prima del piccolo Samuel, però non è riuscita a portare termine due gravidanze: «Ho perso due bimbi prima del mio Samuel, ma  una donna è madre anche senza figli. Nel momento in cui ho mollato è arrivato questo biondino meraviglioso. È nato in casa, nella stanza dove poi è cresciuto. Ho detto un sacco di parolacce durante il parto, ma poi quando è nato ho chiesto un dito di grappa perché erano nove mesi che non bevevo niente».
 
Sulla sua carriera racconta anche qualche retroscena curioso. «Quando ho cantato 'E poi' a Sanremo soffrivo per amore come una scema. Proprio in quei giorni mi voleva lasciare. Lui era più grande, stavamo insieme da tre anni. Avevo bisogno di lui per avere una stabilità». 



 
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