Il Ravello Festival omaggia Astor Piazzolla:
il concerto anche in diretta streaming

Il Ravello Festival omaggia Astor Piazzolla: il concerto anche in diretta streaming
Martedì 20 Luglio 2021, 16:55
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Cento anni fa, l’11 marzo 1921, nasceva Astor Piazzolla. Il Ravello festival, nel centenario della nascita, tributa al padre del tango moderno, un doveroso omaggio: giovedì 22 luglio alle ore 20.00, sul belvedere di Villa Rufolo la prima di Astor Piazzolla 100°, una produzione realizzata dalla Fondazione Ravello, in collaborazione con il Ravenna Festival. Sul palco Pablo Mainetti, bandoneón; Serdar Geldymuradov, violino; Armando De La Vega, chitarra; Daniel Falasca, contrabbasso; Barbara Varassi Pega pianoforte, assieme all’Orchestra Filarmonica Salernitana Giuseppe Verdi diretta da Andrés Juncos.

Piazzolla, che per anni visse in Italia, dove tra l’altro, ha cantato con Milva e suonato con Tullio De Piscopo, è una figura quanto mai attuale anche perché negli anni ’60 e ’70 la sua grandezza non fu compresa a fondo.

Oggi, l’anno celebrativo del centenario della nascita, ci obbliga ad una riflessione su di un’eredità vastissima e per niente semplice da tramandare. Il quintetto rimase sempre la formazione preferita da Astor Piazzolla.

Nel 1960 formò il suo primo ensemble. I cinque strumenti solisti riuscivano a interpretare agilmente l’elettrica vitalità di Buenos Aires, con una varietà melodica e armonica sconosciuta alle grandi compagini orchestrali. Violino, chitarra, contrabbasso, pianoforte e lo struggente bandoneón, la voce principe del tango, sono gli strumenti scelti che da oltre venti anni suonano gli inestimabili arrangiamenti autografi e riportano alla luce gioielli inediti. L’abbraccio del tango, colmo di bisogni, sogni, desideri e oblii, attraverso un rito che si consuma sempre uguale, lo si ritroverà in Caliente e Milonga Loca, assieme a quel lirismo allentato e dolente, in “Thriller”. Seguirà “Escualo”, quella sfida perenne tra mantice e violino, Revirado dove il compositore argentino rivela la sua affezione per la chanson parigina, brillante e passionale, dedicandolo a Edith Piaf, fino a giungere all’aplomb cameristico di “Verano e Invierno Porteño dalle Stagioni”.

A chiudere il primo set “La muerte del ángel”. Nel secondo set, il quintetto sarà supportato dall’Orchestra per il Concerto Aconcagua che incarna il culmine creativo di Piazzolla. A seguire, “Fuga y Misterio”, dagli elegiaci e stranianti paradigmi del nuevo tango, il lento, dolcissimo, a tratti struggente “Oblivion”, che Piazzolla scrisse nel 1984, per la colonna sonora del film Enrico IV, di Marco Bellocchio.

Il gran finale con “Libertango”, un arrangiamento originale per quintetto e archi, scritto per questa occasione da Pablo Mainetti, simbolo ossessivo di quel popolo che si era messo finalmente in moto, in “viaggio”, con la sua musica, il suo simbolo, il mito del tango che allora ri-nasceva.

Il concerto, sold out da giorni, potrà essere seguito anche in live-streaming sulla pagina Facebook del Ravello festival e sul sito www.ravellofestival.com.

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